E alla fine Lotus si integrò in WebSphere

L’obiettivo raggiunto a otto anni dalla acquisizione

4 marzo 2003 L’operazione è stata portata avanti in modo molto
soft, ma il risultato è di sicura rilevanza: vale a dire la completa
integrazione della divisione Lotus all’interno delle attività
legate all’area portali, un obiettivo al quale stava lavorando fin dall’anno
dell’acquisizione, vale a dire il 1995. Di fatto, fino a poco tempo fa,
Ibm aveva mantenuto due team separati per i prodotti
Lotus e per WebSphere. Ora ha invece dato via
a un nuovo gruppo, con responsabilità di sviluppo e gestione, che riporterà a
Larry Bowden. 
La creazione del nuovo gruppo si integra nella strategia
NextGen, con la quale Ibm sta cercando di integrare l’expertise
di Lotus nell’area della human collaboration, con WebSphere. Nel prossimo anno e
mezzo, stando alle dichiarazioni dello stesso Bowden, Ibm riscriverà sia
l’instant messaging SameTime sia
QuickPlace, così che possano girare su WebSphere Portal
software
. Grosse revisioni, e con le stesse finalità, saranno poi
apportate anche a Lotus Notes e alle applicazioni di
e-learning.
Tutti i prodotti Lotus “rivisti e corretti”
utilizzeranno il branding WorkPlace ed aderiranno agli standard
Java 2 Enterprise Edition (J2EE).

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