Dove conviene acquistare l’Hi-tech per gioco?

Canali per il mondo consumer a confronto

Acquistare un prodotto informatico non è facile. Lo dice
la famiglia “media” italiana che già si barcamena tutti i
giorni con un budget che non aumenta, mentre si assottiglia anche a livello
di potere di acquisto. E, a riprova di questa equazione, va detto che lo ammettono
pure i rivenditori informatici che a volte fanno fatica a capire come il concorrente
riesca a stracciare i “prezzi in quel modo”. E così l’utenza finale si deve saper orientare tra le offerte delle diverse strutture di vendita. Noi, abbiamo cercato di capire che cosa ci si
può aspettare dai differenti canali di vendita, e cioè dalla Grande
distribuzione organizzata (Gdo), dalla Grande distribuzione specializzata (Gds)
e dalle catene informatiche (retail) oppure da Internet. Senza contare che i
prezzi oscillano, anche nell’arco di breve tempo, e a volte sono diversi
anche tra punti vendita di una stessa catena (nella nostra indagine, tanto per
fare un esempio, abbiamo riscontrato due prezzi diversi per uno stesso prodotto
in due punti vendita diversi, ma appartenenti a una stessa catena): riuscire
a star dietro è davvero un’impresa.

Il ruolo della grande distribuzione. Quando il personal computer ha assunto
sempre più i connotati di un prodotto commodity, con scarso valore aggiunto,
le logiche di vendita si sono spostate verso la grande distribuzione: attenzione
al prezzo, veloce rotazione del magazzino, offerte commerciali in quantità.
Secondo dati Gfk, nel primo semestre 2003, sono 7.768 i punti vendita retail
che trattano prodotti informatici: di questi il 55% è rappresentato dai
computer shop (per esempio Strabilia, Wellcome e Computer Discount), il 26%
dagli office equipment retailer (Buffetti), il 15% dai consumer electronics
shop (Euronics, Media World, Unieuro), il 4% dai mass merchandiser (Auchan,
Carrefour ecc.).
Il dato interessante è che i mass merchandiser, pur rappresentando in
valore assoluto solo il 4% dei punti vendita, veicola quasi il 10% delle vendite,
con una crescita del 33% rispetto a un anno fa (i negozi di consumer electronics
pesano per il 21 per cento).
I consumatori possono fare degli ottimi affari in questi centri commerciali:
spesso, infatti, i dispositivi informatici vengono venduti sottocosto per attirare
persone nel punto vendita, tutti possibili acquirenti di altri prodotti a scaffale
che con l’informatica non hanno nulla a che fare. Ovviamente, non si può
pretendere lo stesso livello di attenzione e di preparazione tecnica che possono
fornire i negozi di computer e per capire le differenze vi rimandiamo alle pagine
successive.

Grande distribuzione specializzata. La Gds garantisce un’ampia offerta,
comprendente anche gli ultimi modelli usciti sul mercato. I negozi Gds rientrano
quindi tra le prime forniture dei produttori, anche se, nel caso degli ultimissimi
modelli, i pezzi resi disponibili sono in numero limitato. I prezzi sono comuni
per i prodotti “a volantino” e per le promozioni, poi ciascun punto
vendita gode di autonomia per proporre alcuni prodotti specifici in offerta.
è possibile anche trovare prodotti sottocosto, nel qual caso però
è necessario essere davvero tempestivi e fortunati, capitando nel punto
vendita giusto al momento giusto.
Consigliate poi le offerte “fine serie”: qui ci sono gli affari.
L’assistenza post vendita fornita è quella del produttore. Attraverso
la “carta di fedeltà” è possibile, a fronte di un
minimo contributo, estendere il contratto di garanzia. E veniamo all’assistenza
alla vendita. Il miglior livello di preparazione del personale è focalizzato
su alcune tipologie di prodotto, come fotocamere digitali e pc. Minore preparazione
si riscontra sui prodotti più nuovi (come i palmari) o più specifici
(per esempio le stampanti): qui le informazioni raccolte sono molto generiche.

Grande distribuzione organizzata. Nella Gdo l’offerta di prodotti tecnologici
è molto più scarsa, sia per tipologia di prodotti, sia per ampiezza
di catalogo: praticamente inesistenti gli ultimi modelli, generalmente si trovano
prodotti e tecnologie consolidate, se non obsolete, con pochi marchi di richiamo
e molti assemblatori.
Poca cura nell’esposizione. Scarsa l’informazione sul punto vendita,
sia da parte del personale, sia attraverso i cartellini che riportano le specifiche
dei prodotti, spesso poco visibili o incomplete (da Auchan, per fare un esempio,
i cartellini delle macchine fotografiche digitali erano completamente nascosti
dal marchio della catena). Prezzi nella media, fatte salve le offerte promozionali,
che pur rivolte a prodotti fine serie, risultano molto interessanti.

Catene. Offerta ampia, in particolar modo per quanto riguarda i prodotti “più
vicini” al computer. Alcune merceologie, infatti, possono non rientrare
nell’offerta della catena (per esempio, come abbiamo avuto modo di riscontrare
nella nostra indagine, le videocamere).
Chi desidera la miglior assistenza sul punto vendita o una guida orientativa
all’acquisto, in particolar modo se si ha bisogno di prodotti per applicazioni
specifiche, può trovare nelle catene specializzate in prodotti informatici
un ottimo livello di preparazione nel personale addetto alla vendita.
Spesso le catene dispongono di prodotti a marchio proprio e, secondo richiesta,
possono essere anche personalizzati.
Può capitare per alcuni punti vendita che il prodotto non sia immediatamente
disponibile a magazzino, ma è ordinabile, previa caparra, e la consegna
è garantita in 48 ore per i prodotti a più alta circolazione e
in una settimana per quelli più specifici. I prezzi sono medio-alti rispetto
alle altre forme di distribuzione, dalla nostra esperienza spesso allineati
ai prezzi a listino proposti dai produttori, ma la differenza si compensa con
l’assistenza.
Per esempio Cdc fornisce le pagine stampate con le caratteristiche tecniche
del prodotto, elemento per noi positivo. A ogni buon conto, è sempre
possibile incappare in una buona promozione, la qual cosa non è affatto
rara.

E via Internet. L’offerta che si ritrova su Internet è davvero
ricchissima: si spazia dagli ultimissimi modelli, appena usciti sul mercato,
ai prodotti di “antiquariato informatico”. I prezzi sono imbattibili,
anche se al momento dell’acquisto non bisogna trascurare gli eventuali
costi aggiuntivi, che sono sicuramente le spese di spedizione, soprattutto se
il pacco è “assicurato”, e le eventuali spese di gestione
d’ordine. Non si può contare, invece, sull’assistenza: le
informazioni sui prodotti sono in genere le schede tecniche dei produttori,
per questo motivo il meccanismo può sembrare un po’ ostile a chi
desidera consigli o spiegazioni. Alcuni siti dispongono di “configuratori
elettronici”, utili però soprattutto per chi ha dimestichezza con
la componentistica.

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