Disaster recovery poco costoso: è possibile?

Capita di pensare a come quelle piccole aziende, che non hanno i mezzi per permettersi elaborati piani di disaster recovery, possano far fronte alla necessità di attuare cambiamenti repentini come quelli eseguiti nelle attività successive all’uragano K …

Capita di pensare a come quelle piccole aziende, che non hanno i mezzi per permettersi elaborati piani di disaster recovery, possano far fronte alla necessità di attuare cambiamenti repentini come quelli eseguiti nelle attività successive all’uragano Katrina negli Stati Uniti o in presenza di eventi calamitosi.

Il problema del disaster recovery della rete è da sempre legato al fatto che il network è posizione-dipendente. Non è come le applicazioni e i dati che potete spostare virtualmente su un altro server in qualche luogo nel mondo. I circuiti fisici devono stare in un posto specifico. Purtroppo, i circuiti WAN nel migliore dei casi richiedono più di un mese per essere installati e, nella situazione peggiore, fino a tre o quattro i mesi. E questo in condizioni normali. Tentare di installare un nuovo circuito dopo un evento come l’uragano Katrina sarebbe completamente inutile. Nel frattempo, la piccola impresa rimarrebbe totalmente scollegata.

I prodotti wireless basati sul protocollo 802.11 offrono molta più flessibilità per l’ultimo miglio e possono essere utilizzati per circuiti point to point in esterni, ma soltanto in circostanze relativamente rare, visto che non dovrebbero esserci ostacoli tra i dispositivi collegati e la distanza dovrebbe essere relativamente breve.

Un’interessare alternativa a basso costo potrebbero essere i servizi dati pubblici senza fili, ovvero le reti cellulari. Poche persone hanno familiarità con questi servizi e meno ancora li usano, ma la maggior parte dei fornitori di cellulari offre schede PC cell-enabled che potete inserire nel vostro laptop per collegarvi a Internet.

Riprendere l’attività con un solo notebook

Lo standard “Evolution Data Optimized” (EV-DO) offre 700 Kbps e picchi attorno ai 2 Mbps. Sprint e Verizon usano questa tecnologia. Cingular e AT&T stanno sviluppando uno standard concorrente, l’Universal Mobile Telephone Service (UMTS), che offre da 300 a 384 Kbs di banda. A onore del vero, non parliamo di velocità esorbitanti: siamo in linea con le prestazioni di un normale modem. L’abbonamento mensile va da 80 a 150 dollari, a seconda del piano di tariffazione scelto. L’obiettivo di questi servizi, naturalmente, è di consentire il browsing individuale su web e l’acceso alle applicazioni aziendali. Ma in realtà, si tratta di una connessione Internet come tutte le altre, che richiede soltanto di essere all’interno del range di copertura del cellulare.

Se lo desiderate, potreste ottenere anche un po’ di più in termini di prestazioni. Ma dopo un reale disastro e in una situazione di disperazione, riavere il vostro business attivo con una nuova (e probabilmente provvisoria) sede, un semplice laptop con un servizio di connessione Microsoft condiviso (sviluppato in Windows 2000 e XP) e uno di questi i servizi cellulari possono bastare a supportare l’attività di un piccolo ufficio.

Se un collegamento a Internet è tutto quello di cui avete bisogno e voi state utilizzando un tradizionale modem, non noterete nessuna differenza di prestazioni. Se state ripristinando una WAN aziendale composta da circuiti privati, avrete bisogno di un dispositivo all’estremità remota con cui poter stabilire un collegamento VPN.

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