Diritto d’autore: si stringono i tempi

Il 6 luglio entrerà in vigore la delibera dell’AgCom. Si mobilita anche la politica.

Si inasprisce ulteriormente il dibattito sulla nuova regolamentazione proposta dall’AgCom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che mira ad introdurre un meccanismo che le consentirà di inibire completamente l’accesso ai siti posti fuori dal territorio italiano e di rimuovere contenuti sospettati di violare il diritto d’autore in modo automatico e quindi senza l’intervento dell’autorità giudiziaria (per maggiori informazioni, vi invitiamo a fare riferimento a questo nostro articolo).

Da più parti si fa notare come il diritto d’autore debba essere sicuramente rispettato ma dovrebbe essere sempre un giudice a sentenzionare il “blocco” di un qualsivoglia sito Internet. Inoltre, scrive Antonio Di Pietro sul suo blog, “la tabella fissata dall’Agcom nega di fatto il diritto alla difesa dei siti “incriminati”. Con un margine di due giorni, e cinque di contraddittorio prima dell’oscuramento, non c’è nemmeno il tempo di preparare le carte per sostenere le proprie ragioni che già ti ritrovi oscurato. E che cosa succede se il sito, come spesso capita sulla Rete, è estero? Con i tempi concessi dall’Agcom non avrebbe nemmeno il tempo di essere avvertito dell’imminente oscuramento!“. Il parlamentare osserva come la nuova regolamentazione sia “cieca” ovvero non faccia distinzione alcuna tra quei siti web che sono stati costruiti per scopo di lucro e quelli invece che non hanno tale obiettivo.

Il Prof. Stefano Mannoni, membro del Collegio dell’AgCom, da parte sua, è intervenuto nuovamente sul tema, nel corso di un’intervista rilasciata a “Il Sole 24ORE” (ved. questa pagina) affermando che “quello sul diritto d’autore è un procedimento amministrativo e non una campagna elettorale per conquistare consensi nella rete” ed aggiungedo che “la dialettica tra interessi, visioni, lobbies è il sale della democrazia e la sostanza della regolazione. Non ci sono buoni e cattivi: solo ragioni prevalenti. Nel caso del copyright hanno ragioni da vendere tutti gli operatori dell’industria che si sono stufati di essere lasciati alla mercé di una pirateria dilagante che erode le loro risorse. Lo Stato deve tutelarli con efficacia, perché chi paga le imposte e rispetta la legge ha diritto ad essere salvaguardato. Lo Stato nasce nel 600 per proteggere la libertà e la proprietà. Siamo all’abc!“.

Dichiarazioni criticate, ad esempio, dall’avvocato Fulvio Sarzana – il cui studio legale è tra le organizzazioni promotrici dell’iniziativa Sitononraggiungibile – che ricorda ciò che avverà il 6 luglio, data di entrata in vigore della delibera AGCOM. Con l’Italia in vacanza, un provvedimento che a breve sarà poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale – osserva Fulvio Sarzana – le possibilità di cambiarne il testo saranno pressoché nulle e ricorda – con tre esempi – casi emblematici che non possono non fungere da importanti spunti di riflessione.

Frattanto, in Parlamento, i senatori Vincenzo Vita e Luigi Vimercati hanno richiesto un’audizione urgente presso la Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato del Presidente AgCom, Corrado Calabrò.

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