Diminuiscono le vendite, Amd riduce i dipendenti del 10%

Il fatturato è previsto in calo del 15% nel trimestre in corso e così la società pianifica di ridurre il personale di circa 1680 unità. C’è chi parla di primi effetti della recessione statunitense, ma Intel prende le distanze

Le vendite a livello globale stanno andando peggio di quanto
si aspettasse e così Amd ha deciso di correre ai ripari pianificando nei
prossimi sei mesi il licenziamento di 1.680 persone, ossia il 10% degli attuali
dipendenti. Tale riduzione toccherà un po’ tutte le divisioni aziendali

Nelle più recenti previsioni della società il fatturato dell’ultimo
trimestre si dovrebbe assestare sugli 1,5 miliardi di dollari, ossia ben al di
sotto degli 1,62 miliardi previsti dagli analisti, con una crescita del 22%
rispetto al medesimo periodo dello scorso anno ma in calo del 15% se confrontato
con il quarter precedente.

Gli analisti fanno notare che questo risultato dipende
principalmente dai ritardi che Amd ha fatto registrare nella messa in commercio
dei nuovi processori multicore, fatto questo che ha avvantaggiato notevolmente Intel
che, secondo i dati di iSupply, lo scorso anno ha raggiunto il 79% di share,
mentre Amd si è fermata 13,2%.

Tuttavia, c’è chi inizia ad attribuire i risulti di Amd, e
più in generale del mercato globale dei processori, agli effetti dell’attuale
situazione economica e della tanto citata recessione che sembra stia colpendo
gli Stati Uniti. Qualche analista dice infatti che il licenziamento previsto da
Advanced Micro Devices potrebbe essere uno dei primi segnali della difficile
situazione in cui versa attualmente la Silicon Valley. La stessa Intel ha
infatti già emesso un warning sui
risultati previsti, soprattutto a causa dell’andamento del mercato delle memorie
flash Nand.

Però, in un’intervista alla Bbc, il Ceo di Intel, Paul
Otellini, fa sapere che la sua azienda sarà capace di far fronte a ogni tipo di
recessione perché comunque il computer è e rimarrà uno dei principali strumenti
di produttività. E durante una recessione ciò di cui c’è più bisogno è la
produttività.

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