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Come il digitale cambia il calcio, il caso Roma

Magari ai tifosi della Roma, più interessati ai risultati sul campo, interesserà poco, ma la loro squadra, o almeno la società, primeggia per l’attenzione che dedica alle nuove tecnologie e al digitale.

Sette anni fa un gruppo di investitori statunitensi collegati ai giganti del basket NBA, Boston Celtics, ha assunto il controllo del club e si è adoperato per trasformare la cultura e la struttura delle attività fuori campo della Roma.

Per Jim Pallotta, presidente della Roma e co-proprietario dei Celtics, la chiave del recupero della fortuna della Roma consiste nel migliore utilizzo della tecnologia per meglio comprendere e attrarre i tifosi, aprendo nuovi fonti di reddito di reddito.

Una strada percorsa anche da altri club come Real Madrid e Manchester City che in questi anni hanno intrapreso rivoluzioni significative off-field.

Il Crm della Roma

Il primo pilastro di questa strategia riguarda l’informazione. Mentre il club aveva informazioni sui possessori di abbonamenti e sui suoi membri, non disponeva di dati sugli altri tifosi.

La proprietà ha così creato un sistema Crm che monitora ogni interazione che una persona ha con il club, come la visita al sito web, l’acquisto in un club shop o il post sui social media per creare un profilo per il potenziale cliente.

Anche i contenuti generati dagli utenti sono stati sfruttati. Il monitoraggio delle tendenze e dei contenuti in tutto il fanbase potrebbe portare alla progettazione e al rilascio di una nuova maglia della squadra il più rapidamente possibile.

I contenuti attraverso i canali ufficiali sono cambiati anche nel tentativo di attrarre e coinvolgere i fan, questo ha visto anche il lancio di una stazione radio. Pallotta ha deciso di lanciare Roma Radio (il canale Tv era già attivo) nonostante nella capitale siano già presenti numerose emittenti private che parlano spesso di calcio.

Nonostante i media tradizionali potrebbero infastiditi dal pensiero di un club che cerca di controllare il suo messaggio (per esempio in Inghilterra lo Swindon Town ha bloccato i giornalisti locali a favore della propria app ufficiale e il Liverpool ha recentemente concesso diritti di trasmissione di una partita alla propria radio interna) Roma Radio promette di dare ai fan un accesso senza precedenti al club e la copertura 24 ore su 24.

Così la Roma è il secondo team a crescere più velocemente su Facebook e il primo in Europa a trasmettere un match su Facebook Live, anche se si trattava di un’amichevole pre-campionato.

Vogliamo essere la seconda squadra preferita da tutti“, ha detto Pallotta. Ci sono tre miliardi di tifosi di calcio, e se si riesce a ottenere solamente l’1% di loro, questo vuol dire 30 milioni di tifosi. Se spendono cinque dollari, questo significa 150 milioni di entrate.

Il ruolo del nuovo Colosseo

Ma nonostante tutte le altre opportunità di guadagno offerte dai nuovi media, i ricavi delle partite sono ancora molto significativi per le società calcistiche e dopo anni di trattative con il Comune, la Roma ha avuto il via libera per costruire la sua nuova sede, lo Stadio della Roma, o il Nuovo Colosseo.

L’unica strada che esiste secondo Pallotta per diventare un marchio globale parta dalla proprietà dello stadio. Il progetto del nuovo stadio della Roma comprende non solo un campo da calcio, ma anche un quartiere di divertimenti e un parco uffici.

E la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale. Il vertice della squadra capitolina di avere imparato dagli errori fatti in altri stadi.

Pallotta, insieme al CTO e al team commerciale, ha creato una griglia con più di cento variabili per individuare i fornitori migliori per ogni categoria. Una volta che ogni categoria è stata ristretta a due o tre fornitori, la Roma ha deciso il miglior equilibrio tra tecnologia e interessi commerciali.

Biglietteria mobile e riconoscimento facciale sono altre due aree che Pallotta sta cercando di spingere. Tanto è vero che il club ha pagato per le telecamere Tvcc ad alta definizione posizionate presso lo stadio Olimpico perché la polizia ha avuto difficoltà a identificare i trasgressori.

Nel nuovo campus il riconoscimento facciale sarà utilizzato per aiutare la sicurezza, e anche per garantire che i tifosi che cercano di entrare sono i veri proprietari dei biglietti che stanno utilizzando.

Pallotta ha un interesse in nella venture Fnatic, e crede che il futuro sia brillante per il settore, ma non è convinto da tutto, soprattutto dalla realtà virtuale.

Diverse organizzazioni sportive, emittenti e fornitori di tecnologia stanno scommettendo sulla realtà virtuale come un modo per invogliare i fan della partita vista in Tv ad andare allo stadio, ma Pallotta pensa che ci sia un po’ di strada da fare.

 

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