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Digital marketing, la mappatura dell’esperienza degli utenti noti

Il digital marketing aiuta le aziende a connettersi in modo rapido con potenziali utenti. E come evidenzia una ricerca di Marketo, il 79% dei consumatori sarà probabilmente interessato a un’offerta personalizzata basata su precedenti interazioni con un brand.

Di conseguenza, i sistemi di analytics che forniscono informazioni sugli interessi degli utenti e sulle performance delle pagine sono un punto chiave del marketing online personalizzato, in qualsiasi settore di attività.

Mase sistemi come Google Analytics possono fornire insight utili relativi alle prestazioni di un sito in generale o ai risultati di pagine individuali, la sua anonimità non consente alle aziende di conoscere il proprio pubblico in modo approfondito, a livello individuale.

Attraverso la definizione di utenti noti in un sistema di analytics le società possono creare esperienze online più efficaci, che possono essere plasmate per rispondere a specifici interessi ed esigenze di gruppo o anche a richieste di singoli membri.

Le aziende che comprenderanno come definire utenti noti e i relativi benefici, possono migliorare il proprio ROI e l’efficacia delle strategie di marketing online.

Come costruire i profili di utenti noti

Come si stabilisce chi è un utente noto? Ce lo spiega Andrea Diazzi, Business Development Manager per l’Italia di Liferay.

Possedere profili utente che mostrano il rapporto di un cliente con un’azienda migliorare le attività di marketing online. Ma identificare realmente un utente noto richiede informazioni ancora più dettagliate e approfondite.

Spesso, spiega Diazzi, includono uno storico relativo agli acquisti, a interazioni con il servizio clienti, profili sui social media, posizione geografica e ogni altra azione collegata direttamente ai loro profili. Molto spesso, utilizzare capacità di single sign-on può aiutare a collegare questi molteplici aspetti a un singolo profilo utente.

Andrea Diazzi di Liferay

Un elemento forse ancora più importante, spiega Diazzi, è rappresentato dalla necessità di poter utilizzare in modo adeguato l’ampio volume di dati anonimi recuperati online tramite i cookie.

Anche le aziende che utilizzano il single sign-on potrebbero non collegare in modo completo i profili degli utenti con i dati da loro generati, a causa di informazioni in silo nei sistemi back-end, di siti separati o profili utilizzati per numerosi processi di business o errori nell’archiviazione dei dati.

Consolidare i dati e tracciare meglio le interazioni degli utenti permette a un’azienda di creare un profilo più completo che aiuta a migliorare la conoscenza dello storico su acquisti, interessi, luoghi per una personalizzazione ancora più accurata.

Questi elementi, insieme, trasformano utenti anonimi in individui, consentendo alle imprese di comprendere meglio come supportarli e creare offerte ad hoc.

Benefici di un’esperienza personalizzata

Grazie alle esperienze online di elevata qualità (per esempio quelle che offre Amazon) speiga Diazzi, i clienti sono consapevoli di come la personalizzazione online possa soddisfare le loro esigenze.

Questo ha portato a maggiori aspettative e al desiderio di utilizzare siti web che reagiscano e li supportino come individui con necessità uniche. Indipendentemente dal settore, le esperienze online personalizzate per utenti noti hanno un impatto quantificabile sul futuro di un’azienda.

Una ricerca recente di Accenture sottolinea che il 75% dei consumatori è molto più propenso a realizzare un acquisto da un’azienda che lo riconosce e propone suggerimenti basati su ordini precedenti. Nel mondo spesso impersonale del business online questa differenza può consentire la creazione di un rapporto tra organizzazione e individuo.

Quando è combinata a tassi di spesa più alti, le aziende possono ottenere risultati migliori dalle loro attività di marketing online. Unita ai precedenti effetti sulla probabilità di effettuare un acquisto, la personalizzazione può rafforzare anche il senso di lealtà dei clienti. In questo modo, le aziende possono contrastare la difficoltà crescente affrontata nella creazione di una base di clienti fedeli, in un momento in cui la competizione è alta e la scelta vasta.

Utilizzando strumenti di analytics cloud adeguati, conclude Diazzi, le aziende possono capire meglio le esigenze individuali e raggiungere un livello più personale, e raggiungere il pubblico target nel modo più corretto e realizzare modifiche consapevoli ed efficaci alla loro presenza online.

1 COMMENTO

  1. Per le attività che riescono a profilare gli utenti questi dati diventano oro per poi proporre loro prodotti pensati e studiati esclusivamente per quel determinato cliente; offrendo così un servizio personalizzato che a sua volta fidelizzerà il cliente.
    Per le aziende di piccole dimensioni la profilazione può essere meno marcata e offrire ugualmente un servizio simile, chiaramente rapportato al grado di segmentazione degli utenti. In questi anni ho raccolto case study interessanti a riguardo

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