Difendersi dal consolidamento

Non è solo l’avanzata dei newcomer dell’era del cloud quella che impensierisce i grandi nomi dell’It e che li spinge ad acquisizioni anche onerose. Lo spettro all’orizzonte è quello dell’espianto.

Commentando l’annuncio dell’acquisizione di SuccessFactors da parte di Sap, Wall Street Journal  sosteneva, pochi giorni fa, che si trattasse di operazioni difensive, messe in atto da player che si sentono minacciati dall’avanzata dei nuovi modelli SaaS.
Dunque, secondo il quotidiano statunitense, sarà bene prepararsi a raccontare altre e simili storie nei prossimi mesi, poiché Sap non è la prima né sarà l’ultima azienda destinata a trovare sul mercato le difese giuste per contrastare l’ascesa dei cosiddetti newcomers dell’era del cloud.

Una volta si chiamava consolidamento e di consolidamenti l’industria Ict ne ha visti tanti in questi anni.
A partire dagli anni d’oro dei pc, quando le acquisizioni servivano a generare economie di scala presso i fornitori e i produttori del Far East.
Di consolidamento si parlava anche nel mondo delle telecomunicazioni, soprattutto quelle d’OltreOceano, quando le piccole compagnie regionali finivano negli asset delle più robuste compagnie nazionali, ben consce di quanto la crescita in abbonati e copertura potesse diventare un tremendo acceleratore del loro business e della loro capacità di erogare servizi.
E di consolidamento si parlava anche negli anni in cui i distributori It diventavano sempre più grandi, nell’ansia di diventare one stop shop per i dealer loro clienti.

Venti anni di consolidamento hanno insegnato qualcosa, evidentemente.
Perché alla fine c’è un po’ di tutto questo nella mossa di Sap e probabilmente in quelle delle aziende che ne seguiranno la scia.

C’è il bisogno e il desiderio di sfruttare le economie di scala, utilizzando ciò che altri hanno già sviluppato ed evitando investimenti interni in termini di tempo e di risorse.
C’è il bisogno e la necessità di accelerare il time to market di servizi nuovi, se non innovativi.
C’è, soprattutto, il bisogno di essere quell’interlocutore unico che le aziende sceglieranno, nel loro percorso di razionalizzazione ed efficientamento. Per non essere tra quelli destinati all’espianto.

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