“Destinazione Italia” diventa legge

Tra le misure: la compensazione cartelle crediti Pa, crediti d’imposta per ricerca e sviluppo e voucher per la digitalizzazione delle Pmi.

Sulla Gazzetta ufficiale n. 43 del 21 febbraio scorso
è stata pubblicata la legge n. 9 2015 di conversione del decreto “Destinazione Italia” per il contenimento delle tariffe
elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l’internazionalizzazione,
lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché per le misure volte alla
realizzazione di opere pubbliche ed EXPO.

Tra le novità attese c’è la possibiblità
per le imprese di compensare le cartelle esattoriali con i crediti certificati
vantati nei confronti della Pa,
sempre che l’importo sia inferiore o pari
al dovuto.

Ancora a favore delle imprese, il decreto offre un credito d’imposta per la
ricerca e lo sviluppo
: il tetto è di 200 milioni e ciascun beneficiario (purché
abbia fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo
annuale di 2,5 milioni. Vengono poi introdotti voucher da 10 mila euro per
l’acquisto di software, hardware, servizi per l’impresa, e-commerce, banda larga e formazione Ict, nonché la possibilità di emettere mini-bond per evitare il credit crunch.

Per le aziende in crisi viene costituito il “fondo speciale per il sostegno
alla formazione di cooperative di maestranze
”, per sostenere il riscatto
dell’azienda stessa da parte di cooperative di lavoratori: sono 100 i milioni
stanziati fino al 2016.

Altri 22,5 milioni vannno al “Fondo per la promozione degli scambi e
l’internazionalizzazione delle imprese”
, con semplificazioni come l’apertura delle
dogane 24 ore su 24, agevolazioni visti d’ingresso, investimenti, formazione per attirare
in Italia start up-innovative e una sezione del tribunale per le società
con sede all’estero.

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