Destinazione Impresa va sulla nuvola contro la crisi

L’iniziativa di Microsoft per favorire l’innovazione nelle Pmi a una svolta. Proposta una exit strategy contro la crisi.

Un anno e mezzo dopo il primo varo di Destinazione Impresa, l’iniziativa
promossa da Microsoft per favorire i processi innovativi all’interno delle
piccole e medie imprese italiane, è il momento dei consuntivi.
C’è bisogno di fare il punto, sia perché il progetto deve essere
rivisitato seguendo i nuovi paradigmi che l’idea stessa di innovazione ha
assunto in questi ultimi mesi, sia perché dopo un anno difficile, quale è
stato il 2009, è importante avere una fotografia più precisa dell’impatto
che la congiuntura ha avuto sulle piccole e medie imprese italiane.

In effetti, come sottolinea Giancarlo Capitani, amministratore delegato di
NetConsulting, ”il perdurare dell’incertezza nello scenario economico
non facilita la vita delle piccole imprese, strette nel dilemma tra il
taglio dei costi e la spinta innovativa. Lo scorso anno le aziende hanno
sofferto sia nel fatturato, sia nella marginalità, e il fatto che nel
primo trimestre di questo 2010 i fallimenti tra le Pmi siano cresciuti del
46% rispetto al pari periodo dello scorso anno, significa che non ne siamo
ancora fuori”.

In questo scenario, è evidente che i budget It ne abbiano risentito. Ora,
però, suggerisce Capitani, ”è il momento di pensare a una exit strategy
e l’elemento confortante, in questo caso, è dato dal crescente numero di
piccole imprese convinte che l’innovazione sia la strada per uscire dalla
crisi: migliorare la qualità e il contenuto tecnologico dei prodotti è,
secondo un numero molto significativo di imprese, la strategia giusta per
ripartire”.

Si parla dunque di innovazione tecnologica, di innovazione di prodotto, di
brand strategy: tutto trova un proprio baricentro nell’Ict, della quale
vengono ben percepiti i benefici.
Restano però anche gli ostacoli, rappresentati da un lato dalla difficoltà
di mantenere nel proprio staff specialisti It, dall’altro dall’accesso al
credito.
Ecco allora che cloud e SaaS entrano in gioco: ”Fornire servizi
applicativi infrastrutturali in modalità as a servce o sulla nuvola è una
forma importante di supporto all’innovazione per le Pmi, così come è
fondamentale lavorare sulla cultura di impresa, aiutandole a comprendere
come innovazione e Ict siano strumenti reali per uscire dalla crisi. Per
quanto riguarda invece l’accesso al credito,
– conclude Capitani –
resto convinto che sia sbagliato finanziare le tecnologie. È necessario
invece finanziare il risultato che ci si prefigge di raggiungere
attraverso le tecnologie. È un approccio diverso: si finanzia l’obiettivo,
non la sua premessa tecnologica”.

È chiaro che Destinazione Impresa ben si inserisce in questo scenario.
”Nata nel dicembre del 2008 – racconta l’amministratore delegato di
Microsoft Italia Pietro Scott Jovane – Destinazione Impresa aveva come
obiettivo promuovere l’innovazione nelle Pmi facendo leva sulla creazione
delle cultura d’impresa, sulla possibilità di risparmiare sugli
investimenti, sulla visione della tecnologia come strumento di innovazione
e dell’investimento tecnologico come asset anti-crisi”.

Così, in questi mesi, nel quadro di Destinazione Impresa sono stati
erogati, anche in collaborazione con Partner quali Intel e Hp, contribuiti
economici, aprendo, tramite Microsoft Financing, linee di finanziamento
accessibili in tempi molto brevi [si parla di 3 giorni lavorativi
ndr] per l’acquisto di hardware, software o servizi.
”La parte di formazione e aggiornamento – prosegue Scott Jovane
– si è sviluppata sul web, con oltre 6,5 milioni di pagine viste: 3
milioni sulle tematiche relative al lavoro, 2 milioni sulle tematiche
fiscali, un milione sulla gestione di impresa. Per non parlare dei web
cast formativi (la media è di 20 webcast on demand al giorno) o delle
iniziative a supporto dell’imprenditorialità quali Microsoft BizSpark, con
il quale abbiamo agevolato l’acquisizione di tecnologia a 450 startup o il
concorso Premia il tuo Business, al quale si sono iscritti 1400
partecipanti in tre mesi”.

Ora, però, è il momento della nuova svolta. E Destinazione Impresa
abbraccia con grande convinzione cloud e SaaS, considerati gli strumenti
più idonei a portare l’innovazione nelle piccole e medie imprese,
riducendo i costi di investimento in It.
Il paradigma dei servizi online consente alle imprese di valutare non solo
quali tecnologie adottare, ma a quale livello.

”Già oggi – precisa ancora Scott Jovane – l’85% dei prodotti
Microsoft accessibile in modalità cloud e questa è la tendenza per tutto
quanto stiamo sviluppando e svilupperemo in futuro”.

Per promuovere questa nuova vision, fondamentale è il contributo dei
partner di canale, ai quali viene demandato il compito di far incontrare
domanda e offerta, di spiegare i nuovi modelli di business, i nuovi
linguaggi, di abilitarne l’adozione.
”Ai partner chiediamo un contributo a maggiore valore aggiunto, che va
davvero oltre la sola vendita del prodotto. C’è molto spazio per loro in
questo nuovo percorso”.

Ed è forse per facilitare ancora di più l’incontro tra domanda e offerta e
la diffusione di una nuova cultura di impresa, che Destinazione Impresa
assume da quest’anno anche una connotazione locale. In arrivo, nei
prossimi mesi, iniziative specifiche per Emilia Romagna, Toscana e Veneto,
destinate ad estendersi nel corso dell’anno anche alle altre regioni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome