Dell e le pmi: la crescita inizia dall’interno

A Londra Michael Dell incontra le piccole e medie imprese e parla di crescita. Il valore dell’incubation interna, la capacità di fare le acquisizioni giuste.

Dopo mesi di scenari cupi, di lamentele, di ricerca di prospettive, è rincuorante sentire un gruppo di piccole imprese che chiede con insistenza consigli su come crescere, come espandere il proprio business, come rafforzare la loro presenza sul mercato e come motivare i loro staff in questo percorso.
E’ successo nei giorni a scorsi a Londra, dove le aziende vincitrici dell’edizione 2009 dello Small Business Award di Dell hanno trascorso due giornate analizzando scenari e opportunità, insieme ai manager della società e agli esperti dell’International Council for Small Business (Icsb).

Due giornate che sono culminate con un incontro con Michael Dell, nel quale, bandite le formalità che in genere si riservano alle premiazioni, la formula scelta è stata quella del confronto diretto sui temi di business.

Incoraggiante, Michael Dell ha parlato di imprenditorialità: “In tempi di economia forte, è facile fare business – ha dichiarato -. Ma quando arriva la tempesta, solo i veri imprenditori riescono a resistere e a guardare al domani“.

Ma non si guarda al domani da soli. “Importante è motivare le persone che lavorano con voi, facendo leva sul senso si appartenenza e di responsabilità, riflettendo insieme sulle finalità di ciò che si produce, facendoli sentire parte di qualcosa“.

Secondo Michael Dell, il gruppo di lavoro è un elemento fondamentale. L’imprenditore deve sapersi circondare di persone capaci, ma soprattutto complementari, delle quali si riconoscono i punti di forza e sulle quali si impara a fare affidamento.
E’ la capacità di delega, che spesso in piccole realtà rischia di venir meno.

E poi c’è il punto nodale della crescita. “Come volete crescere? – ha domandato Dell – Organicamente, attraverso acquisizioni? In Dell crediamo molto nell’attività di incubazione di nuovi business direttamente all’interno dell’azienda. Servono per capire se hanno un senso per noi e se meritano di essere ulteriormente sviluppati. Quattro anni fa abbiamo deciso di dedicare un piccolo gruppo di lavoro a un segmento di business che in quel momento non produceva alcun revenue per l’azienda. Oggi vale 1,3 miliardi di dollari. Ma lo abbiamo promosso prima al nostro interno“.

Il riferimento è evidente all’area storage. E proprio sullo storage si può verificare le realizzazione concreta della visione di Michael Dell delle partnership.
Naturalmente le acquisizioni sono uno strumento di crescita importante. Sono però convinto che le migliori acquisizioni siano quelle nelle quali ben si conosce la realtà che si desidera acquisire. Meglio sarebbe qualcuno con cui si è già lavorato in partnership, qualcuno con cui si riesce a disegnare un progetto di crescita integrato. E’ quel che è successo in Dell con Equallogic. Prima dell’acquisizione avevano 3.000 clienti sul solo mercato americano. Adesso, insieme a Dell, il business dello storage riguarda oltre 20.000 clienti in tutto il mondo“.

Nello stesso filone si inserisce anche l’importante acquisizione di Perot Systems lo scorso anno: “Cercavamo attività addizionali da inserire all’interno della nostra organizzazione“.

E a chi gli chiede delle linee guida, il Ceo ne identifica tre: avere un business concept, un valore univoco, una proposition economica. E soprattutto pensare prima alla strategia e poi alla struttura necessaria per realizzarla.
Con una considerazione finale: “Tracciate il vostro percorso, correggetelo in fretta quando serve, sperimentate, testate, riprovate. Il vostro essere piccole oggi è il vantaggio per poterlo fare più facilmente“.

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