De Agostini entra nel mondo della tv satellitare

Il gruppo di Novara fornirà quattro canali tematici per la piattaforma Sky, e punta anche su Internet

De Agostini Editore ha deciso di entrare nel mercato della Televisione anche come broadcaster, oltre che come produttore di contenuti. La notizia non stupisce perché il gruppo è da almeno un anno e mezzo che si muove passo dopo passo verso questa direzione. Dei quattro canali che nei prossimi tre anni produrrà per la piattaforma di Sky, il primo ha già un nome e un’identità. Si chiama DeA Kids e la sua ‘mission’ sarà quella di occuparsi di edutainment e di intrattenimento per il pubblico dei piccoli telespettatori, ovvero i bambini tra i sei e i dodici anni. Mentre scriviamo, l’emittente sta ancora vivendo la tradizionale fase test, ma questo non ha impedito al gruppo di organizzare recentemente una presentazione del neonato prodotto a diversi esponenti del mercato pubblicitario.

L’esordio spetta a DeA Kids
Se tutto procederà secondo i tempi stabiliti, DeA Kids sarà in onda il prossimo primo ottobre nella fascia dei canali 600 di Sky (quella dedicata alle Tv per i più piccoli). Ma oltre a trasmettere dal satellite il nuovo canale avrà un richiamo su internet grazie al sito DeA Kids Web, seguito a fine novembre dal canale in time shift DeA Kids +1. Le indiscrezioni ci informano che per quanto riguarda la programmazione, Dea Kids punterà sui contenuti prodotti dagli stessi ragazzi, il che sarebbe una svolta nel mondo dei canali di comunicazione per questo target. Il piatto forte però dovrebbero essere alcune produzioni originali per lo più realizzate da Magnolia, la società guidata da Giorgio Gori che fa capo proprio al Gruppo De Agostini. In generale il canale farà leva su sitcom, show, giochi a eliminazione e magazine, integrati da alcune acquisizioni tra animazioni e live action, inediti e da library per ragazzi (settore in cui pure il gruppo è ben presente).

I contenuti, business strategico
De Agostini Editore presenterà ufficialmente nelle prossime settimane tutte le iniziative legate alla realizzazione di canali tematici specializzati nell’area dell’edutainment. Dalla sua questa casa editrice, che ha compiuto 107 anni di vita (è nata nel 1901), vanta un marchio conosciuto in tutto il mondo e un bilancio 2007 che ha visto ricavi per un miliardo e mezzo di euro (oltre tre miliardi a livello di gruppo). Con la scelta di riversare la propria esperienza editoriale nei new media, nella Tv tematica satellitare in primis, ma anche su internet, De Agostini Editore si sposta dalla produzione tradizionale alla multimedialità, in linea con il lavoro che un’altra società del gruppo, la De Agostini Communications, sta già portando avanti con profitto con l’emittente radio televisiva spagnola Antena 3 de Televisión (dove recentemente c’è stato un cambio al vertice con Maurizio Carlotti promosso alla carica di vicepresidente con la responsabilità strategica sul gruppo, mentre nuovo Ad è Silvio Gonzalez), con le società di distribuzione cinematografica Mikado Film (in Italia) e DeA Pianeta (in Spagna) e soprattutto con due società di produzione, l’italiana Magnolia e la francese Marathon Group. È un polo europeo che recentemente è stato rafforzato dall’ingresso della svedese Zodiak, una delle principali società di produzione di contenuti Tv nell’Europa del Nord, presente anche in mercati interessanti come il Benelux, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e in Paesi ad alta crescita come Russia, Polonia, Ucraina, Bielorussia ed India, situazione che rappresenta una piattaforma ideale per penetrare a fondo i mercati dell’Est Europa e dell’Asia. Nei new media la società novarese pare quindi intenzionata a fare sul serio, puntando sul doppio ruolo di fornitore di contenuti e broadcaster. Difatti, in una recente intervista concessa a un quotidiano economico-finanziario Lorenzo Pellicioli, 57 anni, amministratore delegato della De Agostini, ha spiegato che quello dei contenuti è uno dei quattro business su cui oggi si regge il gruppo: ci sono l’editoria, i media e contenuti appunto, i giochi e infine gli investimenti finanziari. In particolare, i primi tre sono considerati strategici, cioè a lungo termine.

Un progetto già ben avviato
Grazie al business dei contenuti oggi il De Agostini ha acquisito una forte impronta internazionale ed è infatti presente con proprie attività di ideazione e produzione in una quindicina di Paesi europei e negli Stati Uniti. A guidare il progetto della televisione satellitare c’è Stefano Di Bella, 52 anni, amministratore delegato di De Agostini Editore. Come detto i canali per Sky saranno quattro entro i prossimi tre anni. Oltre al citato canale per bambini si parla di costruire altre due televisioni tematiche, la prima dedicata alla donna italiana, la seconda alle passioni maschili, mentre per il momento rimane un mistero la natura dell’ultimo canale. A lavorare concretamente sul progetto ci sono già una decina di persone capitanate dal Tv channel manager Maria Cristina Crocetti. Particolare importante: con Sky De Agostini non ha siglato nessun accordo in esclusiva, questo le lascia la possibilità di distribuire i suoi prodotti su altre piattaforme tipo il digitale terrestre (anche se il gruppo non ha partecipato alla famosa gara del 40%).

La web tv tematica
Ma oltre alla televisione De Agostini ha preso nel mirino anche la rete internet, dove conta di lanciare una web television con all’interno una serie di canali tematici verticali, ciascuno dei quali avrà una serie di mini-filmati con episodi da 5/6 minuti ciascuno, incentrati su hobby, passioni, interessi, legati a quattro aree: fare, andare, essere e vivere. L’obiettivo sul web è partire con quattro canali entro la fine dell’anno in corso o l’inizio del prossimo per estenderli poi a otto entro la fine del 2009, con la progressiva creazione in parallelo di canali in altre lingue, come inglese, francese e spagnolo. Ad oggi è stata messa insieme una piccola video factory interna, che vede all’opera una dozzina di persone fra video maker, registi, assistenti di produzione e altre figure di supporto, come web content manager, community manager e web producer, condivise con altre attività web di De Agostini. Web, televisione satellitare e contenuti multimediali sono quindi i segmenti dove De Agostini investirà nei prossimi anni, settori in crescita ma non immuni dal rischio, come ben testimoniamo i ripetuti flop degli ultimi anni. Sul web il gruppo è convinto di poter arrivare – una volta a regime – a 500-600.000 utenti unici, mentre per il satellite, in particolare nel bacino delle televisioni tematiche per i più piccoli, c’è la consapevolezza che si tratta di un settore parecchio affollato. La nuova emittente di De Agostini dovrà infatti vedersela con canali già affermati come Disney Channel, Playhouse Channel, Jetix, Cartoon Network e Boomerang, fra gli altri. Ma la fortuna del gruppo è di poter operare con le sue tante società su più mercati internazionali, il che è quasi una sorta di assicurazione contro il rischio.

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