Db2 riduce le necessità gestionali di un database

Sempre più orientato all’autoamministrazione il database di Ibm, che esce in una nuova versione, improntata alla gestione “federativa” dei dati.

La versione aggiornata del database Ibm Db2 mira a ridurre la soglia di intervento gestionale da parte degli amministratori, anche negli ambienti multi-piattaforma più complessi. Ibm sta lavorando a una profonda revisione di Db2, dotandolo di nuove funzionalità per la gestione “federativa” dei dati e per l’autoamministrazione degli archivi. La gestione federativa, spiega Ibm, consentirà a Db2 l’accesso in lettura e l’aggiornamento delle informazioni contenute in database di altri sviluppatori. Utilizzandola, chi consulta una serie di tabelle può farlo come se tutte le informazioni fossero conservate in un database unico. Le precedenti versioni del prodotto consentivano solo l’accesso in lettura. Inoltre, una nuova tecnologia di clustering dei dati dovrebbe accelerare le query. L’altra categoria di nuove funzionalità, quelle “autonome”, relative all’autogestione, comprende alcune feature per configurazione dei database e gli strumenti che sorvegliano il loro rendimento e suggeriscono eventuali azioni in caso di problemi. Ibm ritiene che questo tipo di novità dovrebbe interessare molto ai clienti con risorse di personale e budget di spesa limitati. Ibm intende fondere le precedenti edizioni Enterpise e Enterprise Extended (concepita per le applicazioni transazionali e di datawarehousing) in una singola Enterprise Server Edition, venduta a 25mila dollari per Cpu o 999 dollari per server più altri 249 dollari per utente. Una versione per workgroup costa 7.500 dollari per Cpu. Finora più di 35 mila persone hanno prelevato la beta di Db2 versione 8.

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