Datacenter europei sciuponi ed energivori

Sono in pochi a conoscere gli obiettivi energetici europei del programma 20-20-20. Lo dimostra una ricerca condotta da Emerson Network Power su un campione di 341 professionisti IT.

Una ricerca di Emerson Network Power su 341 professionisti IT ha riscontrato che il 43% di loro non è a conoscenza degli obiettivi energetici europei del programma 20-20-20, che prevedono di ottenere, entro il 2020, la riduzione delle emissioni di gas serra almeno del 20% rispetto ai livelli del 1990, la generazione del 20% dell’energia consumata mediante fonti rinnovabili, la riduzione del 20% dell’uso di energia primaria rispetto ai livelli proiettati.

Il sondaggio ha anche rilevato che soltanto il 21% dei professionisti IT ha già adottato iniziative per uniformarsi ai requisiti di efficienza energetica.
E il 63%di coloro che sono consapevoli di tali requisiti esprimono preoccupazione per l’effetto che la direttiva avrà sull’attività del datacenter.

A sostegno degli obiettivi, infatti, la Commissione Europea ha diffuso un Codice di Condotta volontario sull’efficienza energetica dei datacenter, consapevole che, in un prossimo futuro, l’elettricità impiegata nei datacenter contribuirà in modo sostanziale al consumo energetico del settore commerciale dell’Unione Europea.

Il sondaggio di Emerson Network Power rivela inoltre che la conoscenza degli obiettivi ha indotto quasi tre professionisti del settore su cinque (il 57%) a utilizzare apparecchiature IT più efficienti in termini di consumo energetico.

Il 72% indica che l’efficienza energetica è una delle più importanti, se non la più importante, valutazione da fare quando si acquistano apparecchiature per il datacenter.

Il dato interessante è che le difficoltà sollevate da questi obiettivi non hanno comunque indotto a valutare il trasferimento del datacenter in paesi con meno restrizioni: soltanto il 3 percento ha infatti adottato questa strategia.

Si prevede che quasi tutti i reparti delle aziende saranno interessati dagli obiettivi ma gli intervistati hanno identificato nelle divisioni IT, Sistemi tecnici e Engineering e Sviluppo del prodotto quelle con maggiori probabilità di subirne le conseguenze.

Oltre un quarto delle aziende interpellate può già contare su iniziative ecologiche in ambito aziendale.

Il sondaggio ha anche considerato l’energia rinnovabile una fonte di generazione energetica che sarà sempre più utilizzata dai datacenter per cercare di ridurre le emissioni.

La metà degli intervistati ha indicato nell’energia solare la fonte preferita di energia rinnovabile per alimentare il data center primario, ma ha anche affermato che il costo è la principale causa della mancata adozione di fonti rinnovabili di energia.

QUI una sintesi della ricerca.

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