D’Amico naviga verso una Wan dedicata

Nata come impresa familiare nel mercato dello shipping, per meglio gestire l’operatività delle sue filiali nel mondo e della flotta di navi in costante navigazione, il Gruppo d’Amico ha deciso di dotarsi di sistemi condivisi e costruire una Wan dedicat …

Nata come impresa familiare nel mercato dello shipping, per meglio gestire l’operatività delle sue filiali nel mondo e della flotta di navi in costante navigazione, il Gruppo d’Amico ha deciso di dotarsi di sistemi condivisi e costruire una Wan dedicata. «La nostra rete era di 2 Mb al secondo – esordisce Pietro Amorusi, Cio della compagnia di navigazione – ma, per alcune tratte, soprattutto verso Singapore e Vancouver, presentava problemi di latenza con relativi disservizi». Sebbene, infatti, con gli algoritmi di compressione la società riuscisse a gestire il lavoro degli oltre 250 utenti dislocati nelle otto sedi principali del Gruppo, la necessità di una sincronizzazione più completa delle caselle e-mail e del Distributed File System di Windows, l’ha spinta a cercare altre soluzioni. «Facendo alcune ricerche sul Web, sono venuto a conoscenza dell’esistenza degli acceleratori – spiega Amorusi – e abbiamo selezionato tre fornitori, tra cui Riverbed, che è stato scelto, in quanto oltre a disporre di un simulatore online ci ha anche concesso in prova un’appliance Steelhead posizionata fisicamente a Singapore, la sede che presentava maggiori problemi di prestazioni».

In seguito a questa prova, il Gruppo d’Amico ha ampliato il ricorso allo strumento e, nel corso del 2007, sono state installate otto appliance in altrettanti uffici. «Dall’estate scorsa – precisa Amorusi -, il sistema è completamente a regime, anche perché abbiamo completato l’aggiornamento a Ibm Lotus Notes con server Domino, del quale il vendor ha recentemente reso disponibile il supporto».

La società Cpu di Roma, che segue l’It di d’Amico, ha fornito i parametri di configurazione a Riverbed, che ha poi provveduto a consegnare i dispositivi nelle diverse sedi. «Non abbiamo avuto la necessità di ricorrere al fornitore per installare le appliance – sottolinea Amorusi -, inoltre, abbiamo praticamente risolto tutti i problemi di latenza, evitando colli di bottiglia nelle comunicazioni». La possibilità di gestire le varie funzioni da remoto ha, infine, contribuito a generare risparmi. «Non è al momento possibile stabilire quanto – precisa Amorusi -, ma siamo in grado di distribuire in modo efficiente tutte le informazioni condivise dalle varie sedi e abbiamo la possibilità di eliminare i server locali dedicati alla posta elettronica, e questo è già un vantaggio. Inoltre, avendo oggi una rete più performante, possiamo gestire sulla nostra Wan anche la telefonia e le videoconferenze, senza bisogno di particolari accorgimenti e soprattutto gratuitamente». In atto
è anche la sperimentazione del client
di accelerazione da installare nei notebook. «L’intenzione – conclude Amorusi – è quella di utilizzarlo per alcune delle nostre navi che dispongono
di protocolli di comunicazione poco performanti, per dare modo all’It di intervenire da remoto sui sistemi informativi delle imbarcazioni in caso di malfunzionamento
».

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