Da Olivetti il tablet per la firma digitale

Olivetti torna a parlare di tablet e lo fa con un rinnovo di gamma totalmente orientato al business.

Sono due i tablet del rinnovo di gamma Olivetti.
Entrambi con cuore Android 4, entrambi con una vocazione specifica per il business.
Ma con alcune differenze sostanziali.

Il primo, Olipad 3, è il prosieguo ideale dell’offerta precedente: cuore Tecra 3, connettività 3G, Hspa+, WiFi, 16 Gb di memoria, Bluetooth 3, camera da 8 mpx, Nfc disponibile come factory option.
Il tutto in 570 grammi di peso in un case di 8 millimetri.
Si tratta di un modello che nelle intenzioni della società si colloca nella fascia alta della gamma e che verrà in ogni caso proposto sia al mondo business sia alla clientela consumer a un prezzo non proprio di ingresso: 549 euro.

Ben diverso è invece il secondo prodotto che entra nel portafoglio della società.
Si chiama Graphos e nasce con caratteristiche specifiche per indirizzare il mondo delle soluzioni per grandi clienti e per le medie imprese.
“Sono prodotti che nascono con un focus specifico sulla dematerializzazione spiega Paolo Crini, che in Olivetti segue il business delle soluzioni –. In questo caso abbiamo pensato a un terminale specifico, in grado di gestire documenti che nascono già digitali, che richiedono una sottoscrizione da parte di un cliente o interlocutore e che dunque necessitano della possibilità di firmare in modo digitale”.

In questo caso, Graphos, il nome non è certo un caso, supporta la firma grafometrica, “che si basa sugli stessi parametri usati dai periti calligrafici. Integra cioè un sensore e una penna specifici, per acquisire la firma autografa del cliente”.
Si tratta di una modalità di acquisizione della firma ampiamente prevista dalla normativa vigente, che dunque riconosce validità legale ai documenti così firmati.
“In questo caso stiamo spostando in ambito mobile le stesse soluzioni già utilizzate con gli sportelli paperless. In Banca Intesa, ad esempio, con il servizio di firma digitale si è arrivati all’eliminazione di 75 di milioni di fogli di carta all’anno, con evidenti effetti non solo sull’impatto ambientale, ma anche sui flussi”.
Gli ambiti applicativi sono quantomai disparati: si va delle verbalizzazioni alla vendita, passando ai sopralluoghi in cui si chiede la controfirma, ad esempio nel caso di aziende energetiche.
Il dispositivo dispone anche di una porta Usb abilitata, per consentire lo scambio di documenti con il cliente.

”In questo momento abbiamo attivi una serie di progetti pilota sia in Italia sia nel resto del mondo. In Italia sono in fase avanzata due progetti nel mondo assicurativo e due nel settore della logistica e della distribuzione. C’è un progetto in Sudafrica per il mondo dei promotori finanziari, mentre in Medio Oriente lavoriamo con una assicurazione e una banca. Altri due progetti sono in negoziazione in Brasile”.
Il modello di vendita comprende il dispositivo, l’applicativo, la soluzione per la firma grafometrica, i servizi postvendita. Gli applicativi sono disponibili sulla Application Warehouse e includono sia le classiche applicazioni per il mondo business, sia applicazioni per l’automazione processi, verticali specifici, soluzioni per l’automazione processi nel farmaceutico, per la gestione dei sinistri, per la firma dei documenti in azienda (libro firma). In totale una quarantina di applicazioni e soluzioni diverse, sviluppate da una ventina di partner.

Essendo parte di una soluzione integrata, Olivetti non rende noto il prezzo del solo dispositivo.
”Possiamo solo dire che nel quadro di un progetto, Graphos vale il 30 per cento del costo complessivo, il resto è applicazione e consulenza”.

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