Da mobile communication a mobile computing: ecco la sfida BlackBerry 10

Disponibile anche in Italia lo smartphone sviluppato sulla nuova piattaforma della società canadese. Gli obiettivi a lungo termine, le caratteristiche salienti.

Dopo l’annuncio mondiale dello scorso 31 gennaio, arriva anche il momento del debutto italiano di BlackBerry Z10, lo smartphone che per primo implementa la nuova piattaforma BlackBerry 10, alla quale la società canadese, che ormai ha cambiato definitivamente nome, ha lavorato nell’ultimo anno e sulla quale conta per recuperare il terreno perduto rispetto alla concorrenza.

Una presentazione i grande stile a Milano, alla presenza di client, sviluppatori e partner di canale, alla quale hanno preso parte non soltanto il managing director Alberto Acito, ma anche Rick Costanzo, executive vice president global sales, e Vivek Bhardwaj, a capo dello sviluppo software, oltre ad Alex Zanardi, chiamato a testimoniare non tanto la tecnologia, ma il senso della sfida che BlackBerry ha raccolto.

Acito ha cercato di andare oltre la presentazione del dispositivo, sottolineando come BlackBerry 10, annunciato nel maggio dello scorso anno agli sviluppatori, incarni il passaggio epocale da mobile communication a mobile computing.
”E’ una piattaforma – ha ricordato più volte nel corso della presentazione – che già racchiude i bisogni degli utenti dei prossimi anni. Non stiamo più parlando di connettere le persone ai server aziendali, cosa che Rim faceva quindici anni fa. Con BlackBerry 10 traguardiamo un orizzonte temporale che nei prossimi dieci anni collegherà persone, servizi e oggetti”.

Dal canto suo Rick Costanzo, oltre a ricordare l’importanza del nostro mercato nazionale per l’azienda e l’entusiasmo con il quale gli annunci BlackBerry sono sempre stati accolti, si assume il compito di riassumere i quattro atout della nuova piattaforma:
la nuova user experience, che non richiede continui passaggi ”home back”, ma che lascia sempre tutte le applicazioni aperte e immediatamente disponibili per l’utente;
la tastiera virtuale intuitiva, che anticipa le scelte dell’utente, riconoscendo anche in modo automatico la lingua nella quale sta scrivendo;
i servizi Bbm migliorati che oggi includono anche video chat e possibilità di condividere informazioni e documenti sullo schermo, in un’ottica di collaboration;
BlackBerry Balance, che consente di gestire in spazi operativi separati la componente personale e quella lavorativa.

Il lavoro preparatorio di questo lancio è stato notevole, torna a ricordare Alberto Acito, che parla di un coinvolgimento di 6000 persone nella fase di prelancio.
In Italia, la società ha incontrato infatti 500 manager degli operatori telefonici, mille imprenditori e agenti del mercato Smb, 1.500 clienti, 500 clienti del mondo delle grandi imprese, 500 studenti universitari, e poi anche i media, 2000 sviluppatori, 50 partner strategici.

Ora il prodotto c’è, è disponibile sui punti vendita Mediaworld, Saturn, Unieuro, Expert, Mondadori, Fnac e
presso gli operatori Tim, Vodafone, Wind e 3.
Il prezzo?
Senza sussidio 699 euro.

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