Da Microsoft un’offerta integrata per gli Oem

Per il nuovo anno fiscale, il vendor vara una riorganizzazione della proposizione d’offerta in ottica di maggiore integrazione. Obiettivo: incrementare le opportunità di business dei suoi Oem

Sono 20.000 gli Oem che in Italia integrano il software Microsoft all’interno di sistemi (pc o server) realizzati in proprio o semplicemente rivenduti.
Un esercito di produttori che agisce da primo contatto con i clienti e che proprio per questo rappresenta un’importante fonte di feedback per la società di Seattle, interessata a instaurare rapporti sempre più proficui non solo con i vendor di grandi dimensioni, ma anche con i più piccoli operatori nazionali.

«Ultimamente – ha esordito Fabrizio Fassone, direttore della divisione Oem di Microsoft Italia –, la nostra attività si sta proprio concentrando sui piccoli, tipicamente focalizzati sul mercato Smb. Per supportarli al meglio, abbiamo, per esempio, deciso di riorganizzare la proposizione della nostra offerta in modo più integrato, accantonando la precedente impostazione a silos, per singolo prodotto. Questo dovrebbe aumentare le opportunità di business dei dealer che potranno così fornire ai clienti soluzioni più articolate».

La riorganizzazione, attiva con il nuovo anno fiscale (quindi da quest’estate), sembra essere scaturita dall’osservazione delle modalità operative dei piccoli Oem, orientati a una sorta di build-to-order e, quindi, particolarmente interessati a una gestione integrata delle diverse possibili combinazioni d’offerta da proporre in ottica “solution oriented”.

A sostegno del business dei partner prosegue, poi, l’opportunità offerta da Office Ready pc, un’iniziativa che permette di preinstallare sui pc l’immagine della suite Microsoft Office, convertibile dall’utente in un’installazione perpetua tramite l’acquisto di una speciale Product Key.

«L’iniziativa – ha proseguito Fassone – è attiva da un anno e sta dando buoni risultati, anche se le opportunità che offre non sono ancora sfruttate al massimo dai partner». La logica dell’“attach” intende , infatti, aprire le porte a nuove attività after sale, offrendo ai rivenditori la possibilità di mantenere i clienti nella propria sfera d’azione per chiudere nuovi deal software in tempi successivi all’acquisto del pc, un mercato che, nonostante la crisi, Microsoft conta di rinvigorire anche attraverso il rilascio di Winows 7.

«Alcuni Oem – ha sottolineato Fassone – stanno lavorando da mesi sulle beta del prodotto e, contestualmente al lancio del nuovo sistema operativo, saranno pronti con i propri sistemi hardware. Per trasformare in business tutto questo occorrerà però essere in grado di trasferire correttamente tutti i vantaggi offerti dal nuovo Windows 7, per esempio, per quanto riguarda usabilità e nuove capacità hardware».
Anche per questo Microsoft sta ponendo grande attenzione nei confronti delle attività di formazione e supporto tecnico/commerciale degli Oem, sviluppate attraverso roadshow, training online e iniziative promosse in collaborazione con i suoi distributori.

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