Da fine agosto solo Pentium 4 sui desktop mainstream

Intel ha sconvolto la sua roadmap e ha anticipato di diversi mesi la transizione da Pentium III a Pentium 4. Sempre per fine agosto è prevista anche la disponibilità di P4 a 1,9 GHz e 2 GHz e Celeron a 1 GHz

«La combinazione di una solida famiglia di prodotti,
delle ottime performance produttive e della disponibilità anticipata del nuovo
chipset Intel 845, ci permette di accelerare in modo significativo
l’introduzione del processore Pentium 4 in tutte le fasce di prezzo dei pc
mainstream entro la fine dell’anno»

. Con questa sintetica ma categorica affermazione, l’altro giorno
durante la presentazione dei dati di bilancio, il Ceo di Intel Craig Barrett
aveva lasciato intendere che la transizione dell’offerta da Pentium III a
Pentium 4 sul versante desktop prevista per la prossima primavera sarebbe stata
anticipata entro il dicembre 2001.


Ma questa volta entro fine anno vuol dire fra un mese: la nuova roadmap di
Intel prevede infatti che dal prossimo 26 agosto il Pentium III per i desktop
venga tolto dal listino e quindi cessino le sue consegne a costruttori e
integratori. Il produttore di Santa Clara si è comunque impegnato a portare a
termine la fornitura a quei large account hanno ancora in atto grosse
commesse.


Seppure fondamentale per la strategia della società californiana, la notizia
della transizione a breve termine da Pentium III a Pentium 4 nei desktop non è
di per sé una sorpresa. Ormai già da qualche tempo circolavano voci sulla
possibilità di un eventuale anticipo sulla roadmap. Lo è invece la data in cui
la transizione avverrà, che è anticipata almeno di tre trimestri sul
previsto.


Ma le novità
non finiscono qui. Sempre verso la fine di agosto saranno annunciate le versioni a 1,9 e 2
GHz del Pentium 4. Sapevamo che qualche grosso costruttore (come per
esempio Dell) stava valutando dei sample 2 GHz, ma anche in
questo caso l’annuncio giunge ben prima del preventivato. Inoltre, ancora per lo
stesso periodo, è previsto l’arrivo del Celeron a 1 GHz. In sostanza, la nuova
roadmap sconvolge i piani precedenti di Intel e anticipa di diversi mesi i progetti
di migrazione e i nuovi annunci.


In realtà, il Pentium III non morirà ma sul versante mobile continuerà la sua
naturale evoluzione mentre nei desktop continuerà a vivere all’interno del
Celeron, che migrerà alla tecnologia 0,13 micron con core Tualatin. La nuova
famiglia di Celeron avrà anche front side bus da 133 MHz: in pratica, diverrà
una sorta di Pentium III economico. A pensarci bene, questa è una logica
evoluzione dei processori Intel di fascia bassa. Infatti, se comparata al Duron,
l’attuale gamma di Celeron non è né attraente né convincente. Perciò non deve
stupire se a poco a poco il processore per i pc entry level di Intel ha perso
l’indiscutibile vantaggio che si era creato nei confronti dei chip Amd. Ecco
quindi che l’avere un Celeron con 256 KB di cache L2, un Fsb a 133 MHz e un core
Tualatin a 0,13 micron diventa l’unico modo per riportare agli antichi fasti il
processore e renderlo davvero competitivo rispetto al Duron, che, a parità di
frequenza, presenterebbe una velocità operativa inferiore. Certo a questo punto
ci sarà una contromossa di Amd: la più plausibile, al fine di ridurre al minimo
il divario di prestazioni tra i due processori, è che Advanced Micro Devices
possa portare il Front side bus del Duron a 266 MHz.


La scomparsa dall’offerta Intel del Pentium III dovrebbe sortire anche un
altro effetto, forse ancora più importante, ossia l’affermazione definitiva del
Pentium 4, che dal prossimo mese non sarà più ostacolata da un chip più
economico e, a detta di molti, con prestazioni non inferiori. D’altra parte, le
frequenze operative del Celeron non si sovrapporranno a quelle del Pentium 4
(sono decisamente più basse) e quindi la gamma di processori Intel dovrebbe
assumere finalmente una fisionomia chiara e ben definita sia sul fronte low end
che mainstream.


Infine, la casa di Santa Clara non dovrebbe nemmeno preoccuparsi degli
sviluppi futuri sul versante dei chip economici perché la tecnologia alla base
di Tualatin consente di raggiungere tranquillamente i 2 GHz.


Via libera quindi al più recente dei processori Intel, il quale per altro
potrebbe ricevere un’ulteriore spinta nelle vendite dalla prossima disponibilità
del chipset i845 che è prevista per fine agosto, ma già alcuni produttori (Asus
primo fra tutti) stanno presentando le prime mother board che lo utilizzano.
Questo nuovo chipset, lo ricordiamo, consentirà di usare il Pentium 4 anche con
le memorie Sdram, decisamente più economiche delle Rimm.


A fronte di questo sconvolgimento sulla roadmap operato da Intel, da
settembre sul versante low end l’entry level diverrà il Celeron a 1 GHz e sul
lato mainstream il Pentium 4 da 1,5 GHz.

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