Home Digitale D-Avengers, la community italiana della trasformazione digitale

D-Avengers, la community italiana della trasformazione digitale

Aica con il contributo scientifico di Sda Bocconi ha avviato D-Avengers, community per i protagonisti della trasformazione digitale, un luogo di incontro e confronto tra persone che per ruolo aziendale e personale sono interessate a interrogarsi sulla metamorfosi digitale in atto nelle aziende, nella vita delle persone e nella società tutta.

D-Avengers accoglie individui e professionisti con funzioni aziendali diverse: esperti di tecnologia, responsabili HR, ma anche chi vede mutare il proprio mestiere per effetto del digitale. Con la consapevolezza che è sempre più un fenomeno collettivo, così come lo è da tempo l’innovazione, ma che il punto non è solo la tecnologia, piuttosto la questione è l’impatto sui mestieri, sui processi aziendali e sulla vita quotidiana.

La community nasce anche con l’obiettivo di creare sintesi per aiutare le aziende a orientarsi nel mondo dell’innovazione favorendo la costruzione di un patrimonio comune di esperienze e conoscenze, che sarà reso disponibile e accessibile a un pubblico più ampio.

Fanno parte dell’advisory board della community Michela Bambara, Chief Digital and Information Officer di Falck Renewables, Elisabetta Benetti, Area Cultura e Comunicazione di Aica, Francesco Ciuccarelli, Cio e Cto di Gruppo Alpitour, Valeria De Flaviis, Head of Innovative Models di Novartis, Roberto Fonso, Responsabile Processi e Sistemi di Aica, Gloria Gazzano, DG di DBridge e Presidente Aica Lombardia, Luciano Guglielmi, Group Cio di Mondadori, Matteo Pizzicol, Direttore Organizzazione e Innovazione di Creval, Gabriele Raineri, Cio e digital officer di Engie Italia, Gianluca Salviotti, Information System Sda Bocconi, Carlo Tiberti, Responsabile Dipartimento Certificazioni di Aica e Anna Verrini, Sergretario di Aica Lombardia.

Durante la seconda edizione della Milano Digital Week, promossa dal Comune di Milano, che patrocina il progetto, la community avvierà la sua attività pubblica con “L’alba del pianeta delle macchine: la rivoluzione?”, un ciclo di incontri imperniato sull’Intelligenza Artificiale articolato in quattro appuntamenti.

Il primo incontro è previsto il 14 marzo presso la Libreria Egea a Milano e avrà come titolo: “Lo stato dell’arte dell’AI e le prospettive di sviluppo a medio termine: tecnologia, mercato, applicazione nelle aziende”. Vedrà la partecipazione di autorevoli relatori tra i quali Riccardo Zecchina e Gianluca Salviotti dell’Università Bocconi, Giorgio Metta dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Ivan Ortenzi di Bip.

Nei tre incontri successivi si esploreranno gli impatti dell’intelligenza artificiale su tre aree principali: le competenze, il lavoro e l’etica.

Competenze e leadership digitali per governare l’impatto della tecnologia ampliandone i benefici” sarà il secondo talk event del 16 maggio dedicato agli scenari tecnologici che richiedono sempre più competenze e leadership digitali per governare l’impatto della tecnologia ampliandone i benefici. La rapida evoluzione dei mestieri e più in generale la continua trasformazione del mercato del lavoro impone agli individui, sia a scuola, ma in particolare durante l’esperienza lavorativa, un aggiornamento sistematico e continuo delle competenze per sviluppare la propria professionalità.

Accelerazione tecnologica e macchine intelligenti: un futuro senza lavoro?”, è il titolo del terzo incontro di Aica e Sda Bocconi in programma il 17 ottobre, in cui si rifletterà su un paradigma che riguarda la diminuzione e la trasformazione dei mestieri, derivanti dallo sviluppo tecnologico.

A chiudere il ciclo di convegni della community sull’Intelligenza Artificiale, il 14 novembre il talk dedicato all’etica: “Come dominare macchine così potenti: l’impatto sull’etica”. L’utilizzo delle tecnologie informatiche implica la necessità di principi etici nei professionisti del proprio settore perché l’evoluzione della tecnologia e il suo utilizzo sempre più spinto sono nelle mani dell’uomo. Il tecnologo dovrebbe sempre misurarsi con le conseguenze di quanto sta realizzando, a partire dalla progettazione, in qualsiasi punto operi nella catena di sviluppo.

 

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