Cto archivia un brutto 2001

Perdite pesanti per il distributore di videogiochi che annuncia le misure che lo riporteranno al profitto

Un inedito Marco Madrigali, teso e preoccupato, ha presentato l’ultimo bilancio di Cto che senza mezzi termini ha definito “il peggiore della nostra storia”. Il risultato operativo passa da -2,9 milioni di euro a – 21,2 milioni di euro. Ancora peggio il risultato del gruppo che evidenzia una perdita di 24,9 milioni di euro. L’online, e soprattutto gli accessori sono i maggiori responsabili dei risultati della società che “punta a un ritorno al passato”, ovvero alla redditività. Ma diamo un’occhiata in dettaglio alle are di business del gruppo.

On line: “Non potevamo pensare di raggiungere risultati positivi senza predente decisioni importanti per l’online e gli accessori”, ha dichiarato Madrigali. E così il presidente del Gruppo bolognese ha annunciato che non ci saranno altri investimenti nel gioco su Internet e che i prossimi giochi saranno autofinanziati. Intanto Dark age o f Camelot ha raggiunto i 4800 abbonati che pagano una cifra fra i 48 e i 72 euro per un totale di 250.000 mila euro. Il personale di Cto Net è passato da 19 a 7 persone, mentre sono stati rinegoziati i contratti relativi alle infrastrutture tecniche concentrandosi sulle attività strategiche. L’obiettivo è di arrivare a break even.

Accessori: la società bolognese è uscita dalla produzione visto che le attività cinesi hanno pesato in negativo per 1,1 milioni di euro. Adesso Cto possiede una società Max Wise che si occupa della progettazione e commercializzazione degli accessori a marchio proprio e per conto terzi. Max Wise in sei mesi ha realizzato un fatturato di 6,3 milion idi euro con un profitto di 0,3 milioni di euro. E’ l’unica società del gruppo a dare un dividendo.

Publishing: tramite la francese Arxel Cto èanche sviluppatore e publisher di videogiochi. Arxel va secondo le aspettative e ha registrato un risultato di 4,6 milioni di euro. Però deve riposizionarsi, produrre titoli non solo per pc ma anche per le altre console e orientarsi verso nuove tipologie di gioco. Non solo adventure ma anche strategici in tempo reale.

Distribuzione di software: è il core business di Cto. Qui la società ha risentito del lento decollo di Ps2 e dell’arrivo delle nuove console a fine esercizio. I risultati stanno però rapidamente migliorando. Gli ordini del primo trimestre arrivano a 11,7 milioni di euro contro i 5,7 dello scorso anno. La società però dipende ancora molto dai titoli per pc (per i quali Idg stima una crescita nei prossimi ani del 5%) e per ammissione dello stesso Madrigali dovrebbe aumentare la dipendenza dal partner principale Electronic Arts.
Per il prossimo triennio la società prevede una crescita del 35%.

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