Crescono del 12% gli investimenti in soluzioni di integrazione della supply chain

Un report della società di ricerca Yankee Group conferma che il trend di crescita negli investimenti in soluzioni Scm proseguirà per i prossimi tre/cinque anni. A dare una scossa al mercato sono, soprattutto, i progressi ottenuti sul fronte delle tecnologie Xml.

15 luglio 2003 La spesa in soluzioni di Supply chain management crescerà, nel corso del 2003 del 12%. Questo, almeno, è quanto sostiene la società di ricerca Yankee Group in un recente report. L’incremento degli investimenti in quest’area applicativa è l’espressione di un rinnovato interesse degli utenti nelle tecnologie Xml (eXtensible markup language) e in quelle di connessione diretta ai partner via Internet. “Ci attendiamo che questo trend particolarmente positivo prosegua almeno per i prossimi 3/5 anni – ha chiarito l’analista Jon Derome – soprattutto per il fatto che sono i grossi nomi del mercato It a guidare questa nuova ondata di investimenti, Intel in testa”. Queste spese rappresentano molto più che un banale “riciclaggio” dei risparmi ottenuti da una migliore gestione della filiera produttiva. Le riduzioni del Total cost of ownership delle applicazioni che derivano direttamente dall’integrazione della supply chain sono stati stimati da Yankee Group in una media del 15%, basandosi su una società tipo che utilizzi software di connessione diretta ai propri partner. Per contro, però, osserva il report, tutta questa integrazione comporta dei costi. Quelli relativi al cambiamento delle modalità di fare business e quelli relativi al supporto pesano per circa l’80% sul totale degli investimenti. A farla da padrone sono, ancora oggi, gli approcci a connessione diretta tipo AS2, EdiInt (Electronic data interchange over the Internet), RosettaNet e UccNet, che solleticano anche l’interesse dei grossi nomi del mercato Ict come Intel, Cisco, Dell e Sun.

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