Cresce la filiale italiana di LaCie

Una crescita del 35%. Questo il tasso di incremento registrato da LaCie Italia sul proprio fatturato annuale, recentemente chiuso a 29,8 miliardi di lire. Hanno contribuito al risultato 1.100 rivenditori attivi, con cui la società tratta da semp …

Una crescita del 35%. Questo il tasso di incremento registrato da
LaCie Italia sul proprio fatturato annuale, recentemente chiuso a
29,8 miliardi di lire. Hanno contribuito al risultato 1.100
rivenditori attivi, con cui la società tratta da sempre in modo
diretto, ma soprattutto una gamma prodotti, che, a detta
dell’amministratore delegato, è riuscita a rafforzare il marchio sul
mercato italiano facendo leva sull’ampiezza delle linee.
Differenziata in quattro categorie, l’offerta di LaCie si articola,
infatti, in dispositivi per l’archiviazione, di back up, di storage e
colore, segmento cui appartengono i monitor professionali. "Oggi
come oggi pesiamo per il 18% sul fatturato del gruppo, rappresentando
il secondo mercato dopo il Regno Unito
– ha affermato Patrice
Henry, amministratore delegato della società -, ma lo spazio di
crescita è ampio. Per questo motivo stiamo realizzando una serie di
nuove iniziative in grado di consolidare la nostra presenza sul
mercato, tra cui l’accordo con un distributore nazionale che ci
permetterà di raggiungere anche piccoli dealer, la costituzione di
una infoline per il customer care, un roadshow che presenterà in otto
città i nostri prodotti, openhouse mensili e la certificazione degli
operatori di mercato che lavoreranno con noi"
.
Tra i prodotti a maggiore tasso di crescita compaiono i monitor
electron, Crt a 18 e 20" che hanno registrato un +300% nelle vendite,
e il nuovo PocketDrive, hard disk portatile che, in 350 gr di peso,
offre una capacità fino a 20 Gb e un’interfaccia U&I per l’uso
combinato di FireWire e Usb. Sorta all’ombra del marchio Apple, LaCie
sta, infatti, cercando di ampliare il proprio mercato di riferimento,
rivolgendosi ai numerosi utenti Wintel, che oggi contribuiscono per
il 25% sul fatturato della società e possono essere raggiunti tramite
piccoli rivenditori, a seguito dell’accordo siglato con il nuovo
distributore, ma anche attraverso catene e siti di commercio
elettronico, come Direct.it.

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