Credito, un’impresa su 3 rinuncia a chiederlo

Nonostante continui a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, nel secondo trimestre del 2015 c’è una consistente quota di imprenditori che, pur avendo bisogno di un finanziamento, rinuncia a recarsi in banca. Questo perché non ha ancora fiducia nella ripresa o ha il timore di vedere respinta la propria richiesta: la domanda “inespressa” sfiora il 28% ma che al Sud, dove peraltro solo il 16,6% delle imprese ha chiesto credito, supera il 35%. Questi, i risultati che emergono dall’Osservatorio Credito Confcommercio (Occ) sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2015 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.

Continua a crescere anche la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, con un aumento di quelle che avvertono, complessivamente, una stazionarietà o un miglioramento della situazione (passate dal 54% di fine 2014 al 62%) e una diminuzione delle imprese che registrano un peggioramento (dal 46% al 38%). È aumentata leggermente nei mesi di aprile, maggio e giugno 2015 la percentuale delle imprese del terziario che si sono recate in banca per chiedere il credito di cui avevano bisogno (un finanziamento, un affidamento o la rinegoziazione di un finanziamento o di un affidamento esistente): tale percentuale è risultata pari al 20,1% contro il 19,6% del primo trimestre e con una quota di imprese effettivamente finanziate pari al 7,3%, percentuale ancora esigua sebbene sia la più alta registrata dalla metà del 2012.

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