Credito, quanto mi costi: imprese ancora in difficoltà

Per Confcommercio le aziende finanziariamente autonome nel primo trimestre 2009 sono aumentate rispetto agli ultimi tre mesi del 2008 ma non rispetto a dodici mesi fa

Il credito è ancora un tabù per molte imprese. Le aziende che hanno domandato un prestito alle banche sono passate dal 35,9% nell’ultimo trimestre 2008 al 27,7% nei primi tre mesi del 2009. Parallelamente, sono aumentate le ditte che hanno ricevuto un finanziamento inferiore a quello richiesto (dal 9,7% al 14,5%), così come quelle che stanno ancora aspettando una risposta della propria banca.

Conti ancora in rosso
Questi sono alcuni dati dell’Osservatorio sul credito nel primo trimestre 2009, curato da Confcommercio su un campione di mille aziende del settore commercio, turismo e servizi. Meno domande di prestiti significano maggiori capacità di far fronte al proprio fabbisogno finanziario; però le imprese dotate di un salvadanaio sufficiente sono calate rispetto al primo trimestre 2008 (dal 22,7% al 18,4% del totale a un anno di distanza). La situazione, quindi, è in miglioramento rispetto agli ultimi tre mesi del 2008 ma con i conti ancora in rosso guardando a dodici mesi fa; segno che le casse aziendali sono sempre coinvolte nelle turbolenze della crisi economica. Le difficoltà finanziarie riguardano soprattutto le piccole attività del commercio nel Mezzogiorno.

I problemi del credito
Per quanto riguarda la domanda di credito, è diminuito di quasi quattro punti percentuali il numero di aziende che ha ricevuto un finanziamento pari o superiore a quello richiesto (nel primo trimestre 2009 rispetto al quarto del 2008). Per quanto riguarda, infine, il costo del credito, le variazioni sono sempre negative ma in leggera ripresa. Si è registrato, tuttavia, un inasprimento delle garanzie richieste dalle banche.

Il credito è il problema maggiormente avvertito anche dalle imprese lombarde, secondo una recente indagine della Camera di commercio milanese. Quasi il 65% degli imprenditori intervistati (su un campione di oltre 300 aziende lombarde e italiane) vorrebbe più interventi a sostegno del credito per superare la crisi. Un’altra indagine, su 300 Pmi della provincia di Milano, ha poi rilevato che il rischio dell’usura colpisce quasi tre imprenditori su cento.

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