Costa 39 euro al mese il negozio su Amazon

A colloquio con Martin Angioni, country manager di Amazon in Italia. I markeplace, questo mese aperti anche per il settore libri, film e musica, offrono opportunità alle piccole imprese che vogliono operare anche con respiro internazionale.

È un lancio graduale quello deciso per i marketplace di Amazon.
Partiti qualche settimana fa con le categorie consumer electronics, software e videogame, in questo mese di agosto i marketplace si allargano al mondo media, includendo dunque libri, film e musica, per arrivare a settembre con gli orologi.
”Gradualmente integreremo tutte le categorie che già sono presenti sul nostro sito. Intanto stiamo mettendo a punto una macchina nata per avere un respiro internazionale”, spiega Martin Angioni, country manager di Amazon in Italia.

Perché la vera specificità del marketplace di Amazon è quella di consentire all’operatore locale di essere presente con le proprie offerte anche sui marketplace di Francia, Germania, Inghilterra. Automaticamente.
Amazon si occupa del fulfilment, della logistica, offrendo ai merchant che aprono i loro negozi sulla sua piattaforma di utilizzare tutti i servizi normalmente disponibili per gli utenti, incluso il servizio Prime.

Il marketplace di Amazon è aperto sia a utenti individuali sia a imprese e risulta essere uno strumento particolarmente adatto alle esigenze delle piccole e medie imprese.
”Tre sono gli elementi sui quali puntiamo. In primo luogo la semplicità: registrarsi e iniziare a vendere su Amazon è operazione molto semplice e soprattutto rapida. Una volta creato il proprio profilo e caricato il proprio catalogo, si è già operativi. Il secondo elemento è rappresentato dalla certezza del costo: mantenere il proprio negozio su Amazon costa 39 euro al mese, ai quali vanno poi aggiunte le commissioni di vendita. Il terzo elemento è la possibilità di utilizzare gli strumenti di marketing messi a disposizione dalla piattaforma per meglio promuovere la propria attività”.
Gli strumenti di marketing vanno dalle email alla banneristica, dalla comunicazione al marketing cooperativo, passando per le offerte in vetrina, per l’esposizione sulla colonna destra del sito, per gli aiuti alla personalizzazione del proprio negozio, magari con l’aggiunta di contenuti video.
I pagamenti avvengono con carta di credito, mentre non è prevista al momento una opzione PayPal.
Fa parte del “pacchetto” anche il “controllo qualità” sulla localizzazione delle offerte, così da poterle proporre al meglio anche sui marketplace internazionali.

”Per Amazon – prosegue Angioni – il markeplace è uno strumento potente, tanto che il 33% di tutti gli articoli venduti a livello mondiale proviene dai seller”.
E in questi giorni che tanto si parla di libri e di Legge Levi, che dovrebbe aiutare i piccoli librai a resistere alla concorrenza delle catene e dell’e-commerce, ecco che la proposta alternativa al blocco degli sconti arriva proprio da Amazon e dal suo marketplace.
”Una libreria specializzata può aprire la sua vetrina su Amazon avendo come beneficio una maggiore visibilità, anche internazionale, e tutta la logistica di supporto. Per noi il vantaggio è quello di un ampliamento dell’offerta fino a raggiungere livelli di specializzazione impensabili altrimenti”.

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