Così Sas va oltre la Business intelligence

Al Sas Forum 2005 la società ha invitato a buttare lo sguardo “oltre il limite” e a trasformare la conoscenza in vantaggio competitivo in tempo reale.

“Beyond Bi”, oltre la Business Intelligence: è stato questo lo slogan che ha caratterizzato il Sas Forum International 2005 tenutosi a Lisbona evento a cui hanno partecipato più di 2.000 persone.


«Il contesto attuale – ha detto Jim Goodnight, Ceo e co-fondatore di Sas, all’apertura del convegno – è soggetto a cambiamenti rapidi e il successo di un’impresa dipende dalla velocità con la quale le informazioni si trasformano in conoscenza e la conoscenza in decisioni mirate principalmente per sostenere la propria competitività. Molte organizzazioni utilizzano applicazioni di Business intelligence con l’intento di estrarre questa conoscenza dai dati presenti nei sistemi operazionali e transazionali. Tuttavia, la Bi tradizionale, quering e reporting, per intendersi, non può fornire quella conoscenza profonda e quella capacità di previsione necessarie per garantire profittabilità e presenza nel mercato».


«Le nostre soluzioni – ha ribadito Goodnight – sono il frutto di continui e consistenti investimenti in ricerca e sviluppo per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese. Lo dimostrano le nostre specializzazioni per settori di mercato e per aree aziendali. Ma soprattutto ne è testimonianza Sas 9, che estende la definizione di Bi, mettendo le aziende nelle condizioni di raggiungere un livello più alto di conoscenza, superiore a quello offerto dagli strumenti tradizionali».


I dati provenienti da qualsiasi angolo dell’azienda (dai sistemi legacy, dai canali di contatto con i clienti e i fornitori o partner, e via dicendo) devono essere integrati, garantendone la qualità, in maniera tale da creare un flusso informativo che trascenda da qualsiasi database, da qualsivoglia funzione aziendale e da qualunque applicativo specializzato.


La Bi non deve essere più dominio esclusivo per gli esperti in statistica: con una piattaforma che coinvolge l’intelligence di tutta l’azienda, le persone, dalla bottom-line alla top-line devono poter usare facili strumenti per soddisfare le proprie esigenze. E i risultati delle analisi devono essere facilmente condivisi all’interno delle aree funzionali e a tutti i livelli dell’organizzazione, affinché ognuno possa contribuire ai risultati positivi dell’impresa.


Il successo di una soluzione di Bi non può essere stimato solo a livello di applicazioni o di funzionalità di query e reporting, ma dipende da un insieme di applicativi e tecnologie che operano congiuntamente per creare una sola e verificabile versione della realtà dei fatti aziendali. Sas si dichiara l’unico vendor in grado di poter offrire una soluzione end-to-end di Bi, cioè una soluzione completa che integra tutti i componenti, hardware, applicativi e database, creando un intero che va oltre la somma delle parti.


«Fino a ieri – ha affermato Art Cook, presidente di Sas International – si rispondeva a domande come “cosa è successo”, oggi è importante rispondere anche a “cosa succederà”. L’Olap rappresenta un importante strumento di analisi, ma non fornisce il contributo indispensabile a un’azienda per differenziarsi sul piano competitivo. Le query ad hoc e il reporting, che molti vendor chiamano “Bi”, dicono quello che l’organizzazione ha fatto. L’andare oltre la Bi necessita di strumenti con elevate capacità previsionali, quali i tool di data mining, di forecasting, di ottimizzazione, di analisi del rischio, che aiutano a fornire una risposta riguardo agli scenari futuri che le aziende, per continuare a stare sul mercato, sono costrette a considerare».


Per poter seguire l’evoluzione del proprio business, le aziende, dunque, hanno sì bisogno di capire il passato e di controllare il presente, ma soprattutto di prevedere il futuro. E per Sas questo significa andare “oltre la Business intelligence”.

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