Corel dice addio all’open source

Già a partire da marzo saranno dismessi gli aviluppi intorno a Linux. Si sente il peso di Microsoft, che lo scorso anno ha investito 135 milioni di dollari nella società canadese.

Corel ha annunciato la definitiva chiusura del sito dedicato allo sviluppo di software con licenza open source. A far data dal primo di marzo l’azienda canadese volta la pagina finale del sogno di un’alternativa a Windows altrettanto user friendly. La decisione viene comunicata sul sito stesso, dove una riga rossa avverte che il servizio non sarà più disponibile, per l’appunto dal 1 marzo 2002. Ancora non ci sono stati commenti ufficiali da parte di Corel. In passato Corel aveva confezionato, sulla base della distribution Debian, una propria versione del sistema operativo Linux, ma l’iniziativa più significativa era rimasta la versione Linux di WordPerfect e Corel Draw, popolari programmi di videoscrittura e grafica. Un altro contributo di Corel alla comunità open era stato Wine, l’emulatore Linux per Windows.

Nel 2000, ai primi segni di calo dell’entusiasmo nei confronti del modello open source, Corel ha avviato il graduale smantellamento dei suoi interessi nel campo, forse “stimolata” dall’investimento di 135 milioni di dollari da parte di Microsoft nella società in evidente crisi. Nell’estate 2001 Corel Linux era stato ceduto a un gruppo di investimento, poi confluito nella start-up Xandros (ancora oggi impegnato nello sviluppo di Linux a partire dal core di Corel 3.0). Corel si era impegnata anche nel porting dei suoi applicativi verso il linguaggio Java, ma ultimamente Microsoft l’ha convinta a sposare la causa del linguaggio C# e della Common language infrastructure, fondamenti della strategia .Net.

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