Un recente sondaggio condotto da Gartner rivela che risparmiare tempo e soldi sono i principali motivi per cui i consumatori utilizzerebbero l’intelligenza artificiale.

Il 58% degli intervistati ha dichiarato che userebbe l’intelligenza artificiale se aiutasse a risparmiare tempo occupandosi di alcune attività. Il 53% ha dichiarato che userebbe l’intelligenza artificiale se aiutasse a risparmiare soldi.

Possiamo pensare all’intelligenza artificiale in grado di cercare l’offerta migliore per uno specifico acquisto. Oppure di trovare il percorso migliore per una destinazione particolare, consentendo di risparmiare sui pagamenti dei pedaggi e sul carburante”. Ha commentato Stephanie Baghdassarian, research director in Gartner.

L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie che i consumatori considerano di utilizzare per benefici tangibili e più seri. Al contrario del socializzare, proiettare l’immagine di sé e divertirsi, tre ragioni comuni per l’utilizzo di altre tecnologie personali”. Ha affermato ancora Stephanie Baghdassarian.

Gartner AI
Motivi per cui i consumatori userebbero l’intelligenza artificiale. Fonte: Gartner (settembre 2018)

Il 47% degli intervistati userebbe l’intelligenza artificiale se questa offrisse un accesso più facile alle informazioni. Come ad esempio le indicazioni di viaggio e dei trasporti e i dettagli sul consumo quotidiano di beni.

I rischi per la privacy suscitano preoccupazione

Il sondaggio ha inoltre rilevato che oltre il 70% degli intervistati si sente a proprio agio con l’intelligenza artificiale che analizza i parametri vitali. E con l’identificazione della voce e del viso per rendere sicure le transazioni.

Tuttavia, il quadro cambia quando si tratta di intelligenza artificiale che esaminano le emozioni nelle voci o nelle espressioni facciali.

Il 52% degli intervistati non vuole che l’intelligenza artificiale analizzi le espressioni facciali per capire come si sentono le persone. Inoltre, il 63% non vuole che l’intelligenza artificiale segua un approccio di ascolto continuo per una migliore conoscenza.

Quando si parla di privacy, i consumatori sono scettici sull’uso dell’intelligenza artificiale e sono preoccupati di ciò che potrebbe significare.

Il 65% degli intervistati ritiene che l’intelligenza artificiale distruggerà la loro privacy, piuttosto che migliorarla”. Lo afferma Anthony Mullen, research director di Gartner, che aggiunge alcune considerazioni.

I responsabili IT devono adeguare l’approccio dell’intelligenza artificiale da persona a persona, per soddisfare le diverse opinioni e preferenze. Inoltre, devono rispettare la privacy degli utenti e utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale per supportare gli obiettivi di privacy e trasparenza.

Maggiori informazioni sul sito Gartner.

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