Con Sorma “porte aperte” per Esa sulle grandi aziende

La software house riminese ha annunciato la fusione con la società di Torino, che con il proprio Erp di seconda generazione copre i principali settori industriali, non solo in Italia

19 dicembre 2003 Nuova “conquista” in terra piemontese per Esa Software. La società di Antonello Morina ha annunciato un accordo di fusione con la torinese Sorma, attiva nel mercato delle grandi e medie imprese manifatturiere.
In questo modo, unitamente al recente ingresso di Microsystem, società che opera nel mercato del Cad/Cam, il Gruppo Esa è diventato una realtà da 650 dipendenti e con un giro d’affari del valore di 60 milioni di euro, 10 dei quali portati in eredità dalla “new entry” i cui fondatori – i fratelli Enrico e Gianalberto Gamba, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Sorma – sono entrati per la prima volta nell’azionariato di Esa, da sempre nelle mani della famiglia Morina.
E c’è molto tricolore nell’accordo citato. Il presidente di Esa Software ci tiene a precisare “alle Microsoft, Sap, Oracle e Baan del caso”, che quella che deriverà da questa nuova fusione sarà “una realtà industriale tutta italiana, al servizio delle imprese di ogni dimensione e tipologia”.
Già perché, impegnata da tempo a pescare buona fetta del proprio business nel mercato delle medie e grandi imprese, piuttosto che in quello delle piccole e piccolissime, Esa si è messa in casa una società che come target di clienti ha proprio quello. Vale a dire, realtà che spaziano dalle cartiere all’industria aereonautica e aerospaziale, dalla componentistica auto al biomedicale, dalla macchina utensile all’elettronica.
Ma non è tutto. Con sé Sorma, oltre una serie di filiali a Treviso, Faenza e Piacenza, porta una ventata di internazionalizzazione (proprio quella che va cercando Esa) grazie alla sede di Lione, in Francia e a quella di Campinas, in Brasile. Ultimo, ma non meno importante, il pacchetto dell’operazione include Si4, una soluzione software nata negli anni 80 sotto forma di semilavorato da completare in fase di installazione, divenuto poi un Erp di seconda generazione installato in 22 Paesi nel mondo e tradotto in 9 lingue. Un applicativo che parrebbe confacente alle opportunità di entrambe le società, pronte ad assicurare che “non vi sarà alcuna sovrapposizione con l’offerta one-stop shop di casa Esa”.
Stando agli accordi intercorsi fra le due aziende, non vi sarà alcun rebranding e Sorma continuerà a rimanere sul mercato con il proprio marchio. “Sarebbe stato da sciocchi non farlo, visto che siamo conosciuti come un’azienda “sana” – ha spiegato Enrico Gamba -. La verità è che avevamo dimensioni un po’ troppo piccole, rispetto a quelle della maggior parte dei nostri clienti. Ora, grazie alla fusione con Esa il problema è risolto, tant’è che pensiamo di ritagliare da Si4 le funzionalità di specifico interesse per le piccole e medie imprese, appoggiandoci, naturalmente al canale di Esa al quale affiancheremo le competenze dei nostri capo progetto”.
E che per il canale di Esa vi possano essere nuove opportunità, Morina vorrebbe non ci fossero dubbi. Ma le competenze per andare sui clienti di grandi dimensioni, da che mondo è mondo, ce le ha in casa la diretta.

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