Con Opteron, Amd si lancia ufficialmente nel mondo dei 64 bit

Dopo una travagliata gestazione, è stato finalmente presentato l’atteso processore di fascia alta, che consente di far girare applicazioni a 32 e 64 bit sulla stessa piattaforma. Vari big dell’It, a cominciare da Ibm, lo hanno accolto con il loro sostegno.

 


E venne il giorno di Opteron. Dopo oltre un anno di rinvii (inizialmente il rilascio di quella che era conosciuta come la famiglia SledgeHammer era previsto per la fine del 2001) e di aggiornamenti è arrivato il momento del lancio ufficiale, da parte di Amd, della famiglia di processori Opteron per server e workstation, che estende per la prima volta la instruction set architecture (Isa) x86 anche al mondo a 64 bit.


Nelle intenzioni di Amd, Opteron è un processore destinato ad accelerare la transizione verso l’affermazione di ambienti a 64 bit pervasivi, senza penalizzare gli investimenti già fatti nelle architetture a 32 bit, grazie alla possibilità di migrazione trasparente, nei tempi e nei modi.

Migrazioni morbide


La tecnologia consente, infatti, ai clienti di continuare ad usare il software a 32 bit esistente, fino a quando non decidano di implementare il nuovo software a 64 bit. Ma come per tutte le innovazioni in questo mondo, la tecnologia, che rappresenta comunque uno dei punti forti della nuova proposta, da sola non basta. E diventa importante sapere chi sarà disposto a sostenerla e a investirci.


A pronunciarsi fin dall’inizio per un supporto fiducioso alla nuova architettura è stata soprattutto Ibm, che ha apprezzato la possibilità di far girare sulla stessa piattaforma applicazioni a 32 e a 64 bit, favorendo così una tran-sizione morbida alla fascia superiore, soprattutto nel mercato Hpc (High performance computing), dove occorre preservare le preesistenti applicazioni legacy. Secondo i tecnici di Big Blue, la possibilità di poter disporre di una piattaforma a 64 bit compatibile x86 dove portare senza traumi questo patrimonio applicativo costituisce un elemento di sicuro interesse per gli utenti di computer di fascia alta. La ragione è semplice. Questi clienti hanno budget risicati, sono attirati da Linux (che è già pronto per gli Opteron, mentre per Windows 2003 occorrerà attendere ancora un po’ di tempo) e hanno tutto da guadagnare dalla memoria a prestazioni superiori che i chip di Amd hanno, anche facendo girare applicazioni a 32 bit.


Tutto questo, comunque, non basta per poter affermare che Ibm sarebbe disposta a scommettere tutto sui nuovi processori, né che si attenda grandi cifre di vendita, almeno a breve termine. Quello che è stato affermato in sede di lancio è che sarà pronto un eServer Opteron-base e che alcune macchine saranno installate nel centro di Supercomputing On Demand basato a Poughkeepsie. Un’altra possibilità di sostegno è la rivendita in Oem di macchine con Opteron prodotte da Newisys, azienda fondata nel 2000 dall’ideatore delle Rs/6000. Inoltre, pare che Ibm stia considerando la possibilità di estendere anche le gamme xSeries e BladeCenter.

Adesioni dal software


Tra gli altri vendor pronunciatisi per il sostegno agli Opteron, si segnala anche Sun, la quale, tuttavia, almeno inizialmente non lo integrerà nel proprio hardware, ma offrirà un supporto solo legato al software. Per la nuova piattaforma, infatti, saranno disponibili una specifica versione del sistema operativo Solaris, il software Java che consente di spostare programmi da un sistema all’altro e la suite server Sun One. In un secondo tempo, è possibile che il chip sia adottato nella gamma di server x86. Messo così, l’impegno di Sun appare meno forte di quello espresso, per esempio, da Microsoft, Red Hat o SuSe, tutte pronte a vendere sistemi operativi che supportano le istruzioni a 64 bit x86-64 e non semplicemente il set a 32 bit che definisce come il chip lavora.


Sempre dal mondo del software, Opteron ha incassato il sostegno di alcuni database vendor, come Oracle, Computer Associates e Microsoft. La prima, che ha appena rilasciato una versione di 9i per Linux a 32 bit, ha messo sulla propria Oracle Technology Network una "developer release" del database (sempre su Linux) per il processore a 64 bit, mentre la seconda ha adattato il proprio Advantage Ingres II alla nuova piattaforma. Il supporto dei 64 bit è anche nei piani di Microsoft, per il proprio Sql Server 2000.

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