Con l’offerta XRN 3Com punta sull’affidabilità

Il vendor di apparati di rete lancia una nuova linea per aziende medio grandi in cui lo switch è diviso a metà, ma funziona come uno solo.

Con la nuova offerta XRN (eXpandable Resilient Networking), 3Com inaugura una nuova strategia mirata a risolvere il problema dell’affidabilità delle reti, eliminando ogni singolo punto di rottura. In concreto, si tratta di una nuova linea di switch per il centro stella destinata alle aziende medio grandi e progettata in maniera innovativa: le macchine sono in realtà due, ma lavorano come se fossero una sola. Nello scenario ideale, poi, ogni collegamento fisico è raddoppiato e funzionante in parallelo, in modo che se ne cade uno (perchè un cavo si stacca o una porta si rompe) le sessioni degli utenti vengono ripristinate in pochi secondi. L’obiettivo, come ha spiegato Giulio Galetti, technical director per il Sud Europa, è quello di “stravolgere le aspettative dei clienti circa la ridondanza”, senza però far salire i costi (40% in meno della concorrenza, secondo Galetti) e lasciando la libertà di espandere la rete secondo le esigenze. Va precisato, infatti, che XRN si propone come un’architettura enterprise alternativa a quella attuale, ma che può essere implementata anche in contesti in cui sono presenti apparati di diversi fornitori. Inoltre, per preservare gli investimenti, è previsto l’upgrade a XRN degli switch 3Com installati con un apposito kit, che comprende hardware, software e il cavo di collegamento.

I prodotti

Il rilascio dei nuovi prodotti sarà graduale. Il primo a integrare XRN è il nuovo switch 4060, che opera a layer 3 e dispone di 24 porte Gigabit. Già da solo rappresenta un centro stella molto affidabile, perchè tutti i componenti critici sono doppi; con XRN tutto sarà quadruplo, praticamente a prova di guasto. Il 4060 sarà disponibile a giugno. Successivamente 3Com offrirà la nuova tecnologia nella famiglia SuperStack 3 Switch 4900. Un’altra novità, già disponibile, è lo Switch 4007R, che estende le opzioni di ridondanza del 4007.
La nuova tecnologia, brevettata dalla società, consente al momento di tenere i due apparati che costituiscono il centro stella a un metro di distanza, ma è già previsto che in futuro potranno essere dislocati in due edifici diversi.

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