Con cliccalastoria la Repubblica va online

Un sito realizzato da Xerox in collaborazione con l’Archivio storico della Camera dei Deputati ripercorre attraverso le copie digitali dei documenti d’epoca la storia della Repubblica. Un lavoro in divenire.

C’è poca casualità nella scelta della data per il lancio
ufficiale del sito www.cliccalastoria.it. Una iniziativa
fortemente voluta da Xerox, realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico
della Camera dei Deputati e presentata il giorno dopo l’esito del quesito
referendario sulla riforma costituzionale.

Nelle intenzioni dei suoi
promotori, Cliccalastoria è un sito indirizzato prevalentemente agli studenti e
ai cittadini, interessati a conoscere cosa è accaduto in 60 anni di Repubblica
attraverso la consultazione diretta dei documenti originali.
Non è invece una
iniziativa destinata agli studiosi o agli storici, per i quali sono più indicati
archivi più completi, come lo è quello della Camera dei Deputati a loro
già accessibile.

Si tratta, nella sostanza, di un archivio digitale
nel quale sono raccolti alcuni dei più importanti documenti della storia del
nostro Paese: dalla copia digitale della scheda del referendum del 1946 agli
emendamenti tracciati a mano sulla prima proposta di Legge Merlin; dai bozzetti
per lo stemma della Repubblica Italiana fino alla Costituzione della Repubblica.


Il sito, che al momento raccoglie una trentina di documenti originali, è
stato organizzato in cinque periodi storici: Dal Regno d’Italia alla Repubblica
Italiana (1945-1946); Il lungo dopoguerra (1947-1957); La conquista della
modernità (1958-1969); La notte della Repubblica (1970-1982); La Repubblica
imbalsamata (1983-1994).
Per ciascun periodo, viene proposto un breve testo
di inquadramento, accompagnato dalla finestra di accesso ai documenti
disponibili. Le immagini, per esplicita richiesta dell’Archivio storico della
Camera dei Deputati, sono in bassa risoluzione.
Completa l’offerta
informativa un secondo box, nel quale viene proposto un excursus dei progressi
tecnologici per ciascun periodo. Evidente e dovuto tributo al promotore tecnico
dell’iniziativa.

Si tratta di un lavoro in divenire, precisano i responsabili del progetto in
Xerox, e affermano non soltanto la bontà della collaborazione con l’Archivio
Storico della Camera dei Deputati, ma anche la necessità di ampliare in un
futuro prossimo la partnership anche ad altri enti pubblici.
Il pensiero
corre subito al Ministero dell’Istruzione, del quale sarebbe gradito non solo il
patrocinio, ma anche un contributo in termini documentali.
In questo caso,
però, è difficile fare anticipazioni. Soprattutto perchè altri progetti di
analoga natura sono allo studio, e non è facile scommettere su una confluenza
verso un unico grande archivio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome