Con Acr il teatro diventa tecnologico

Storia dell’azienda che ha ricevuto lo Small business excellence award di Dell

Sapevate che quando si studia una macchina teatrale si può (si deve) arrivare fino all’analisi delle vibrazioni eccitanti indotte dagli artisti? Che quando le strutture sono sollecitate al massimo (da una folta schiera di ballerine/i, per esempio) le vibrazioni potrebbero causare la stonatura del cantante? Un problema complesso che richiede rigorose analisi a monte, e l’uso di tecnologie adeguate. Come si fa? “In fase preventiva vengono ricercate e predisposte tipologie di costruzione che consentono di mantenere il livello delle frequenze fuori dalla soglia di rischio. La verifica della rispondenza del calcolo strutturale e delle frequenze eccitanti viene certificata in sede di prototipazione e/o di realizzazione”.



A sentir parlare Livio Romano, friulano 47enne, che il problema lo conosce bene, si scopre un mondo che forse manco i fan più accaniti della lirica conoscono. Ma facciamo un passo indietro. Livio Romano sta a Pavia di Udine, un piccolo paese a pochi chilometri dal capoluogo friulano. Qui si respira aria di imprenditorialità a ogni piè sospinto, e qui, magari dentro capannoni-cubo moderni, funzionali e un po’ anonimi, si nascondono eccellenze che fanno parte a buon diritto di quel made in Italy tanto apprezzato in tutto il mondo.



Qui Romano, nel gennaio 1986 fonda con alcuni soci Acr, per operare nel settore dell’automazione industriale, dal 1994 riconvertita alla realizzazione di macchine teatrali e scenografiche ad hoc. Una cinquantina tra dipendenti e collaboratori, Acr ha tra i clienti teatri di tradizione, come la Scala, il Verdi di Trieste, gli Arcimboldi di Milano, il Civico di Bolzano, e i teatri di navi da crociera, come le Gran Princess, le Carnival e le Holland.



Importanti anche le collaborazioni all’estero, una tra tutte con il celebre teatro Malinsky di San Pietroburgo. Le macchine, pensate sulla base di esigenze di direttori tecnici, scenografi e registi, sono realizzate con una serie di test che permettono di stabilire la conformità del progetto e l’adeguatezza delle realizzazioni alle norme di riferimento. “Analisi chimiche e prove di resistenza dei materiali utilizzati, vengono effettuate presso laboratori esterni per la verifica della loro rispondenza alle caratteristiche dichiarate dai certificati di produzione presentati dai diversi fornitori”.



La società ha installato ad oggi circa 1350 macchinedi cui una parte significativa sono prototipi, tutti funzionati, negli ultimi dieci anni ha servito 45 teatri, usa acciai di tutti i tipi, ha brevettato applicazioni meccaniche contro la caduta accidentale del carico, si avvale della collaborazione anche di atenei come il Politecnico di Torino e l’Università di Udine. In Acr, sottolinea Romano, la costante ricerca della qualità e della soddisfazione del cliente è una benefica ossessione.



Non a caso, la bacheca abbonda di premi e certificazioni. Tra queste ultime, la Uni Ee Iso 9001:2000, la certificazione ErgoCert per l’ergonomia dei posti di lavoro a videoterminale nei reparti Cad e amministrazione. (“la prima società in Europa a ottenerla”, sottolinea Romano), la certificazione rilasciata dal ministero dell’Interno in materia di sicurezza del sipario tagliafuoco.



Di recente, Dell e la National Federation of Independent Business hanno assegnato ad Acr lo Small business excellence award, premio destinato alle Pmi che utilizzano la tecnologia in modo intelligente. “Acr – conferma Romano – utilizza tecnologie, sistemi di progettazione e di calcolo strutturale molto avanzati”.



L’analisi progettuale, infatti, utilizza software di calcolo strutturale a Fem (elementi finiti), mentre lo sviluppo del disegno avviene con software 2D Autocad e 3D SolidWorks. “Dell ci ha fornito 14 stazioni di lavoro, immediatamente operative e con un alto livello di customizzazione”. Gli obiettivi della implementazione erano quelli del raggiungimento di un alto grado di affidabilità, e della ottimizzazione della produttività.



“Oggi, riusciamo finalmente a fare calcoli molto attendibili sui tempi di lavoro”. All’It, si dedica un team interno, guidato dall’altro socio di Romano, Maurizio Benedetti, direttore tecnico. Di recente, la società ha ampliato la sua sfera di attività, lanciando lo slogan “un vestito su misura per ogni esigenza di movimentazione”. In particolare, propone una serie di servizi alle necessità di movimentazione in settori paralleli a quello di pubblico spettacolo, dove c’è necessità di muovere grandi volumi, con grande precisione, con macchine realizzate ad-hoc.



Un esempio per tutti, la realizzazione di movimentazioni e gestioni logistiche per elicotteri a bordo di mega yacht di lusso. Il primo progetto riguarda uno yacht che ospita 3 elicotteri, di cui uno sopra una piscina ad assetto riconfigurabile.



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