Comunicazione Unificata, un passo che possono compiere anche le Pmi

Può essere una scelta strategica efficace anche per un’impresa di una decina di dipendenti, soprattutto se con una struttura multisede. Lo sostiene Stefano Barbieri Senior Manager PBX, SIP, HD COM di Panasonic System Communication Europe.

Di Comunicazione Unificata si parla sempre più di
frequente e, solitamente, viene proposta per l’impiego nelle aziende di ogni
dimensione, anche in quelle più piccole. Ma è proprio vero che si adatta a
tutte le imprese? Per fare un po’ di chiarezza sulla Comunicazione
Unificata, abbiamo
fatto questa e altre domande a Stefano Barbieri, Senior
Manager PBX, SIP, HD COM di Panasonic System Communication Europe.

“Il concetto
di Comunicazione Unificata –
ha affermato Barbieri – deriva dal fatto che comunichiamo con molteplici strumenti, come
telefoni, mail, telefoni cellulari, sistemi di messaggistica, SMS e tanto
altro. Tutte le imprese possono realmente ottenere vantaggi dalle Unified
Communication & Collaboration ottimizzando i canali di comunicazione”.

Secondo
la vostra visione, qual è l’utente tipo della Comunicazione Unificata?
“I nostri clienti sono imprese che vanno da 10 fino a 1.000 dipendenti con una
distribuzione multi sede e necessità di comunicare. Siamo presenti in molti settori
business: dall’industria alle attività commerciali, dalla sanità alle strutture
turistiche”.

Il
passaggio dalla telefonia tradizionale alla Comunicazione Unificata può rendere
necessari eventuali interventi all’interno dell’infrastruttura esistente? Se
sì, quali?
“Per cominciare a utilizzare le Unified
Communication non sono necessari grossi interventi infrastrutturali. I nostri
sistemi sono in grado di funzionare anche utilizzando cablaggi preesistenti in
tecnologia digitale. Laddove sia presente un cablaggio di rete, adottando tutti
i terminali IP in standard SIP, le soluzioni possono poi diventare Full IP”.

E’
possibile quantificare in quanto tempo si può prevedere un ritorno
dell’investimento? 
“Il calcolo del ROI è uno degli elementi
fondamentali che i professionisti delle telecomunicazioni affrontano con chi
compie questo tipo di investimento e oggi può essere quantificato in modo
estremamente preciso. Nelle PMI abbiamo verificato che il rientro completo
dell’investimento può andare dai 12 mesi fino ai 32 mesi in base alle diverse
tipologie di esigenze”.

Dando per
scontato che le aziende sono sempre alla ricerca del contenimento dei costi e
dell’aumento della produttività, quali sono quelle situazioni in cui si può
trarre maggiore vantaggio nel passaggio dalla telefonia tradizionale a un sistema
di Comunicazione unificata?
“Ci sono vantaggi immediati e quantificabili che derivano dall’utilizzo di
connessioni dati e voce più economiche, oltre a tariffe convenienti che
evidenziano da subito un risparmio. Le UC
consentono inoltre di essere più efficaci ed efficienti: la riduzione dei tempi
di risposta comporta un aumento della produttività. Infine, questi sistemi
consentono di riorganizzare completamente le aziende: un’azienda multi sede
potrebbe condividere il posto operatore, dedicando una risorsa ad altre
attività”.

In Italia
molte zone non dispongono ancora della banda larga. In queste situazioni, quali
effetti si possono avere se si tenta di installare un sistema di Unified Communication per collegare uffici o sedi distaccate?
“Uno dei punti chiave è avere una connessione attiva. E’ vero che ci sono
ancora carenze infrastrutturali sulla “banda larga”, ma è altrettanto vero che
le applicazioni di UC non richiedono collegamenti dati generosi. L’utilizzo
delle UC, integrando sedi distaccate, consente di avere una rete One-Look: un
piano di numerazione unico, la presenza e disponibilità in real time di tutti i
dipendenti, strumenti condivisi che facilitano la condivisione”.

Da alcune
recenti indagini è emerso che in certe situazioni l’approccio alle soluzioni
per la comunicazione unificata e la collaborazione è un po’ osteggiato a causa
della loro complessità. Cosa sta facendo (o ha fatto) Panasonic in questo
senso?
“Dando per assunto che il sistema deve avere determinate caratteristiche di
funzionalità, compatibilità e affidabilità, il problema maggiore per
l’implementazione delle UC&C è dato da due fattori: l’integrazione con gli
applicativi esistenti in azienda e l’efficacia che bisogna conferire attraverso
la semplicità di utilizzo. Tutto questo deve essere gestito da professionisti e
integratori con conoscenze di telefonia, networking e applicativi software. Attraverso
il programma Connect Partner Program, Panasonic fornisce a professionisti e
aziende tutti gli strumenti utili per poter creare un sistema reale di
Comunicazioni Unificate. Un ottimo sistema può essere inefficace se installato
male o con problemi di integrazione con gli applicativi aziendali. I nostri corsi
di formazione e le nostre certificazioni forniscono la capacità di integrare i
sistemi con applicativi come Microsoft Outlook ed Exchange, Lotus, e anche con
molti software per il CRM
.

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