Comufficio: il problema Consip migliora ma non basta

Al convegno dedicato alla Pubblica Amministrazione Locale organizzato da Comufficio è stato illustrato il decreto legge, approvato nel mese di agosto, che libera almeno in parte gli enti locali dall’obbligo di acquistare da Consip

5 Ottobre 2003 Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla gravità della situazione ci ha pensato Marco Schianchi presidente di Comufficio a mettere le cose in chiaro: “L’arrivo della Consip è stato devastante – ha dichiarato – è come se all’improvviso in Italia avessero aperto migliaia di nuovi ipermercati andando a sottrarre quel poco di mercato che ancora rimaneva ai tradizionali punti vendita”. Consip ha cambiato completamente la fisionomia di questo mercato e :”adesso ci sono aziende che stanno chiudendo o che hanno visto sparire completamente una quota determinante del loro business”.
Il nodo della questione ruota intorno al famigerato Articolo 24 che impone a tutti gli enti della pubblica amministrazione centrale e locale di acquistare o tramite Consip o tramite gare al ribasso rispetto ai prezzi fissati dalle convenzioni Consip. Sin qui tutto bene, almeno in teoria, perchè l’Articolo 24 stabiliva anche che la scelta alternativa a Consip imponeva al funzionario pubblico di assumersi la responsabilità personale e civile della commessa. In altre parole scegliendo Consip nessuno avrebbe potuto mettere in discussione l’operato del funzionario, scegliendo soluzioni alternative, il funzionario avrebbe dovuto rispondere di qualsiasi problema. Un clima che implicitamente obbligava gli enti locali a scegliere Consip. “In questo modo conclude Schianchi tante aziende che da anni fornivano beni e servizi alla pubblica amministrazione hanno visto passare i loro clienti non ad altri concorrenti ma alla Consip”.
Ora la situazione pare essersi almeno in parte schiarita. Grazie a un decreto legge approvato nel mese di agosto è stata cancellata la responsabilità personale del dipendente pubblico per gli acquisti fuori convenzione e nello stesso tempo è stato fissato che mentre gli Enti della Pubblica Amministrazione Centrale hanno l’obbligo di acquistare beni e servizi da Consip, gli enti della Pal e gli istituti periferici non hanno più nessun obbligo, sono cioè liberi di condurre le loro commesse tramite gara propria, licitazione privata, trattativa purchè vengano rispettati i limiti di prezzo per tipologia di prodotto fissati dalle convenzioni Consip. In definitiva Consip fissa i prezzi di riferimento grazie alle proprie gare che alimentano le convenzioni. Gli enti della Pubblica Amministrazione Locale possono scegliere Consip o possono scegliersi i migliori fornitori ma al ribasso rispetto ai valori fissati da Consip.
Il provvedimento rappresenta un piccolo passo in avanti ma restano ancora molti punti oscuri sui quali dovrà essere fatta chiarezza. Un esempio per tutti arriva dal segmento dei servizi. Se nel caso dei prodotti esistono comunque degli standard di riferimento sia a livello di tecnologie e sia a livello di performance, per quanto concerne i servizi è ben difficile far riferimento a qualche standard. Ecco che suona un po’ paradossale la norma che stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni Locali sono obbligate ad approvvigionarsi da Consip solo per quei servizi ad alta qualità e a bassa intensità di lavoro. A parte la difficoltà di identificare servizi di alta qualità che possano essere prodotti con una bassa intensità di lavoro resta comunque da fissare concretamente quali servizi possano rientrare in questa categoria e quali altri invece possano essere acquisiti in regime di deroga.
Ed è questo clima di incertezza che contribuisce da una parte a frenare progetti e investimenti e dall’altra continua a favorire Consip anche quando non ci sono ragioni nè legate alle normative e magari nemmeno legate al valore dell’offerta Consip. A questo proprosito Comufficio e Confcommercio si stanno battendo affinchè Consip provveda a comunicare in modo adeguato quali amministrazioni sono tenute a seguire il regime delle convezioni e quali altre sono invece escluse. Un tema che riguarda in particolare il mondo della scuola dove esiste ancora un clima di grande incertezza che finisce inevitabilmente per favorire Consip.
Un’ultima importante nota positiva riguarda il tetto di spesa fissato dall’Articolo 24 per le gare della Pubblica Amministrazione Locale al di fuori del regime delle Convenzioni. Nella Finanziaria 2004 il limite degli attuali 50.000 Euro dovrebbero passare a 200.000.

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