Compel «virtualizza» il mondo legacy

Lo specialista di connettori ha semplificato la propria infrastruttura It con una San che consolida i dati degli 11 server della sede centrale, compreso l’As/400

Fondata nel 1972, Compel Electronics è una realtà che produce connettori utilizzati nei mercati delle telecomunicazioni e del networking. Fa parte di un gruppo che, lo scorso anno, ha fatturato in Italia 208 milioni di euro, con un organico di 1.200 dipendenti. Diverse le persone occupate nell’area It: un operatore per ciascuno dei 16 siti produttivi, oltre a un direttore dei sistemi informativi (Salvatore Galante), due operatori dell’help desk, un Web designer e quattro analisti programmatori. Il team offre servizi a tutte le 800 postazioni pc del gruppo. Una trentina i server utilizzati, suddivisi tra ambienti Windows, Unix, Solaris e un As/400, sul quale risiede l’Erp, sviluppato e personalizzato internamente. Due anni fa, la società ha iniziato a pensare al consolidamento dei server della sede centrale di Cornate d’Adda (Mi), con l’intento di ridurre i costi e il numero di persone dedicate al Ced, oltre a semplificare l’ambiente operativo. «Con l’aumentare dei servizi e il proliferarsi dei server – dice Galante -, avevamo problemi di spazio e di complessità gestionale. Sulle macchine, infatti, erano caricati sistemi operativi di diverse versioni, con le ovvie difficoltà di manutenzione che questo comportava». In coincidenza con la migrazione a Windows Server 2003 e l’acquisto di nuove macchine, si è deciso di virtualizzare l’infrastruttura, introducendo Vmware. Lo studio e le analisi fatte si sono concretizzate in una soluzione basata su un sistema Ibm Blade e una Storage area network con un sottosistema a disco Ibm Ds6800. «Inizialmente, non avevamo valutato l’eventualità di astrarre e includere nella San anche l’As/400, che consideravamo un mondo a se stante – puntualizza -. Poi, però, il reseller Mauden ci ha proposto questa eventualità e l’abbiamo accolta con favore. L’integrazione tra i mondi open e As/400 è, ormai, una necessità». Il progetto si è concretizzato la scorsa estate e si è concluso in ottobre. Mauden ha messo in campo sette persone per lo studio di fattibilità e due, in media, nel corso dell’iniziativa. Tre, invece, sono state le risorse coinvolte all’interno della società utente. «Nell’ambito del consolidamento – dice Emanuel Ingrao, commerciale di Mauden -, abbiamo anche realizzato la migrazione dell’iSeries 810 al più potente iSeries 525». «Il miglioramento è tangibile – sostiene Albino Magni, responsabile di progetto -, soprattutto viste le prestazioni dei nuovi server a lama, che ci hanno permesso il salto di qualità. Basta pensare che un lavoro che prima, in batch, si faceva in 4 ore, oggi si risolve in 16 minuti di sessione di trasferimento dati durante l’orario d’ufficio. Inoltre, i blade ci fanno risparmiare alimentazione e condizionamento e la manutenzione risulta più economica». Con l’occasione, è stato anche portato avanti un progetto di consolidamento del backup. Prima, infatti, i server in ambiente Intel erano collegati a una libreria di cassette Lto-2, mentre l’As/400 ne aveva una a parte. Oggi, invece, tutte le macchine fanno il backup su un’unica libreria Ibm con tecnologia Lto-3 su cui sono installati due drive, con salvataggi separati per i mondi iSeries e Intel. Il disaster recovery è assicurato dalla conservazione e rotazione dei nastri su 3 dif­ferenti siti della Brianza: oltre al quartier generale, una sede secondaria della società e il caveau di una banca. «Prima, due persone erano deputate a gestire il backup, oggi ne è sufficiente una sola – conclude Galante -. Anche lo spazio fisico occupato si è ridotto. Inoltre, abbiamo finalmente raggiunto l’uniformità sia dell’hardware che del software. Non abbiamo più server sottodimensionati, ma risorse ampie e disponibili in questo ambiente di produzione che ha, attualmente, oltre 300 accessi giornalieri». In futuro, l’intenzione di Compel è di procedere alla “webificazione” dell’As/400, dando una veste grafica moderna ai programmi che vi risiedono. Sarà, inoltre, affrontato anche il consolidamento dei dati di gruppo sul Ced della sede centrale, nell’ambito di un’iniziativa già affidata a Mauden.

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