Compatibilità e velocità i “must” dei nuovi masterizzatori di DVD

In prova quattro modelli interni con prezzi variabili fra 128 e 299 euro. Attenzione al firmware e al software di masterizzazione usato. Novità in vista per il balzello SIAE

dicembre 2003 Le tre importanti novità sul fronte dei masterizzatori
di DVD di questo inverno sono racchiuse in questo articolo: velocità,
compatibilità multiformato ed economicità.
Dal punto di vista della velocità Plextor e Philips raggiungono gli 8x:
in pratica si masterizza un DVD+R da 4,7 GB in poco meno di 10 minuti,
rispetto al quarto d’ora necessario con la precedente velocità di
4x e ai quasi 25 minuti con i 2x.

Per quanto riguarda la compatibilità, LG riesce a mettere tutti d’accordo
con un vero masterizzatore multiformato in grado di scrivere
sia supporti DVD+R/RW e DVD-R/RW che supporti DVDRAM, uno standard poco diffuso
ma dalle ottime caratteristiche tecniche per la gestione dei file, utilizzato
perlopiù nei masterizzatori di DVD di Panasonic.

Il terzo aspetto è la discesa dei prezzi dei drive
usciti qualche mese fa. Con circa 120 euro (quanto costava un buon masterizzatore
di CD l’anno scorso) si può acquistare un masterizzatore di DVD
a 4x, quindi della penultima generazione, dalle buone caratteristiche come l’MSI
che abbiamo avuto in prova nei nostri laboratori.

Visto il susseguirsi di novità nel campo della masterizzazione è
bene sottolineare un aspetto da molti sottovalutato, ma alla base del corretto
funzionamento del dispositivo alle alte velocità. Una volta acquistato
un masterizzatore ci si può trovare nelle condizioni di non poterlo usare
con il software installato sul proprio PC. Invece di scoraggiarsi o telefonare
immediatamente all’assistenza, è opportuno collegarsi al sito
del produttore di software
e cercare nella sezione update o aggiornamenti
le ultime patch disponibili. Queste contengono la lista dei
masterizzatori supportati, solitamente correggono bug riscontrati nella release
precedente.

A volte aggiornare solo il software può non bastare, si può allora
visitare il sito del produttore del masterizzatore e scaricare un nuovo
firmware
, che può servire a risolvere problemi di compatibilità
dei supporti con il software o ad abilitare funzionalità e velocità
più alte nella fase di masterizzazione.

Da tenere ben presente infine la necessità di utilizzare sempre supporti
CD e DVD di qualità e soprattutto certificati
per la velocità
massima a cui si vuole scrivere. Nel caso del Plextor in prova si potevano scrivere
a 8x anche DVD 4x di Verbatim o DVD rimarchiati dalla stessa Plextor e certificati
per le velocità 4x o superiori (con un tempo leggermente superiore al
supporto certificato 8x).

E parlando di supporti non si può non fare un cenno all’anomalia
italiana..Criticata all’unanimità, non sempre applicata da chi
di dovere e soprattutto dannosa nei confronti dei consumatori onesti, la cosiddetta
tassazione SIAE si appresta ad essere rivista. Fino ad ora
i DVD vergini erano tassati 58 centesimi se destinati al video,
mentre si passava a 78 centesimi se il DVD era dati, a tutto
svantaggio di chi utilizza questi capienti supporti per il backup dei dati.
Ora è stato deciso di parificare a 58 centesimi qualunque sia la tipologia
di utilizzo. Diverse fonti, non confermate dalla SIAE stessa, ci hanno parlato
di un possibile risarcimento che la SIAE attuerebbe nei confronti dei soggetti
in grado di certificare l’acquisto di supporti DVD per la masterizzazione
di backup di dati.

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