Compaq e Sun volano. Olivetti… un po’ meno

L’informatica Usa ha ripreso a tirare. Dopo le cifre record fatte registrare da Intel, anche Compaq e Sun hanno comunicato risultati trimestrali piu che positivi. In Italia, invece, Olivetti ha ufficializzato perdite nette per 915 miliardi di lire nel ’96.

I big dell’informatica americana tornano a sorridere. Gli alti e bassi di
qualche tempo fa sembrano definitivamente superati e, a parte qualche caso
"difficile" (tipo Apple o Digital) oggi sembrano esserci soddisfazioni un
po’ per tutti. Dopo i risultati record annunciati da Intel (si veda Linea
EDP on line di ieri), anche per Compaq e Sun il trmestre si è chiuso in
modo positivo. Per la casa di Houston, il vero balzo si è avuto negli
utili, passati dai 234 milioni di dollari del primo trimestre ’96 ai 387
milioni (+ 65,4%) del corrente esercizio. Il fatturato, invece, si è
limitato a una crescita del 14,3%, per un totale trmestrale di 4,8 miliardi
di dollari. Il presidente della societéà, Eckhard Pfeiffer ha attribuito
il
"salto" nei profitti a un’efficace politica di asset management, che ha
portato a un abbattimento del magazzino di 666 milioni di dollari.
Nell’immediato futuro, l’azienda si attende una crescita più sostenuta,
grazie alla politica di build-to-order e vendita diretta da poco varata.
Per Sun, il terzo trimestre si è chiuso con un fatturato di 2,11 miliardi
di dollari, equivalenti a un incremento del 15% circa rispetto a un anno
fa. Bene si sono comportati anche gli utili, che hanno raggiunto la cifra
di 233,5 milioni di dollari, nei quali vanno inclusi i carichi di non
psecificati investimenti per 62,2 milioni e l’acquisizione di LongView,
costata 22,9 milioni. La società lamenta solo il dollaro un pochino troppo
forte e, dunque, un po’ penalizzante per le esportazioni, nonché una certa
debolezza sul mercato giapponese.
Venendo ai fatti di casa nostra, dobbiamo registrare l’ennesimo
arretramento di fatturato e utili fatto segnare dal gruppo Olivetti per il
1996. Il giro d’affari si è posizionato a 8.304,3 miliardi di lire, con un
calo del 14,6% rispetto all’anno precedente. Il management di ivrea ha
attribuito questo risultato alla pesante instabilità che ha investito i
l
gruppo Olivetti nel secondo semestre del 1996
, scaricando in
particilare le responsabilità su Francesco Caio, direttore generale per
pochi mesi e uscito dalla società in mezzo alle polemiche e alle accuse di
falso in bilancio. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 915
miliardi di lire, che comunque è inferiore ai 1.597,9 miliardi di un anno
prima.
Per la prima volta la società ha fornito dettagli anche sul primo
trimestre del nuovo anno, che si è chiuso con un fatturato di 1.378
miliardi di lire, in calo del 10,4% rispetto allo scorso anno. Questo dato
è stato definito in linea con il budget e va imputato a una pi
ù
selettiva focalizzazione su clienti e business a elevato valore
aggiunto
. Una certa ripresa commerciale ha riguardato Olivetti
Solutionse Omnitel, mentre Lexikon ha risentito maggiormente della
stagnazione della domanda, in particolare nell’area consumer. Anche il
risultato economico trimestrale, ovvero la perdita di 180 miliardi di lire,
è stato giudicato in linea con quanto previsto a budget.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome