Il return of investment dello smartphone di Rim
Ci sono i vantaggi in termini di recupero di produttività e i risparmi di costi. Con un Roi (Return of investment) stimato in cinque mesi, basandosi soltanto sui vantaggi di produttività personale, e in quattro settimane se teniamo conto dei dati di workflow.
I dati sono di Rim, la società che ha inventato il l’aggeggino nero che permette di ricevere la posta elettronica ovunque, che ha svolto un’indagine fra gli abbonati alla newsletter “BlackBerry Connection89”. Secondo questa ricerca il 3% degli utenti recupera più di due ore al giorno consultando la posta elettronica senza fili, il 20% recupera da una a due ore, il 27% da 31 a 60 minuti, mentre poco più del 20% arriva al massimo a mezz’ora e il 24% non riesce a stimare il tempo guadagnato.
Dopo la produttività l’indagine ha rilevato anche il guadagno in termini di tempo personale con il 15% che recupera più di un’ora, il 23% da 31 a 60 minuti e il 19% che riesce a ottenere da 16 a 30 minuti. In questo modo l’incremento dell’efficienza del gruppo di lavoro arriva mediamente al 38%, mentre il 72% si dichiara totalmente d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’utilizzo dell’aggeggino di Rim ha permesso di trasformare il tempo perso in tempo produttivo grazie all’accesso alla posta elettronica.
Sul lato del contenimento dei costi esiste un risparmio legato al mancato collegamento a Internet quando ci si trova negli hotel, all’uso di Pda o cercapersone e all’uso di dispositivi Gps “stand-alone”.
La principale fonte di saving dal punto di vista dei responsabili di It è però legata alla riduzione dei costi di accesso remoto al server (Ras). Gli utenti BlackBerry, infatti, riducono la durata e la frequenza dei loro collegamenti alle reti aziendali del 90%. Questa diminuzione porta a una riduzione delle spese di circa 230 dollari per utente l’anno secondo la ricerca di Rim.
