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Kaby Lake, come sono le nuove CPU Intel e cosa potrebbe farci Apple?

Dopo tante anticipazioni, Intel ha presentato ufficialmente i suoi processori x86 di settima generazione, soprannominata Kaby Lake, e lo ha fatto in un modo che ci aiuta a capire almeno un po’ cosa possiamo aspettarci da Apple sia il prossimo 7 settembre sia nell’immediato futuro. Il punto chiave è prevedibilmente la mobilità, quindi in primo piano i computer come i MacBook, i MacBook Air (che secondo diverse voci non scompariranno) e alcuni modelli di MacBook Pro, esclusi quelli di maggior potenza.

Ma prima di tutto, cosa ha presentato Intel? Sei processori: tre fanno capo alla famiglia “tecnica” Y, che comprende CPU a basso voltaggio per i notebook ultrasottili che devono consumare il meno possibile come il MacBook, e tre della famiglia U, fatta da CPU più tradizionali per portatili classici come i MacBook Air e Pro.

Un elemento importante: tutti i processori presentati sono dual-core. Questo non è un buon segnale per chi si aspetta a breve un MacBook Pro di punta con processore potente. Apple sinora ha usato processori quad-core per i suoi portatili “top” ma Intel ha programmato a gennaio il lancio delle CPU Kaby Lake quad-core e delle versioni desktop.

Apple potrebbe smentire questa ipotesi puntando sul miglioramento complessivo delle prestazioni dei nuovi processori Intel rispetto ai precedenti Skylake. Intel ha riprogettato il media engine delle CPU potenziandolo notevolmente, con il risultato che i nuovi processori possono gestire video 4K con alti bitrate consumando una frazione di energia rispetto a quella che richiedevano le CPU di sesta generazione. Considerando poi che Apple è ferma ai processori Intel di quinta generazione in quasi tutti i suoi portatili, il miglioramento percepito sarebbe ancora maggiore.

Acer Swift 7, uno dei primi portatili con processore Kaby Lake Core i7 della linea U
Acer Swift 7, uno dei primi portatili con processore Kaby Lake Core i7 della linea U

Per passare dai dati hardware alle previsioni di prodotto – e con l’ovvio rischio di essere ampiamente smentiti – il debutto dei sei processori Kaby Lake lascia pensare in primo luogo a un rinnovamento tecnicamente semplice dei MacBook. Il design e l’adozione di USB-C sono già in linea con la visione di Intel e non dovrebbe essere affatto un problema inserirvi i nuovi processori della linea Y. C’è una versione base Core m3 mentre le altre, anche per ragioni di marketing, hanno preso la denominazione Core i5 e Core i7.

Appare anche probabile l’arrivo di nuovi MacBook Air/Pro ancora più sottili e basati sui processori della linea U: Core i3, i5 e i7. Qui una riprogettazione del design è necessaria anche per introdurre nuove porte USB-C e altro hardware, difficile dire se abbia più senso puntare su un MacBook Air riprogettato da zero o su un MacBook Pro simile a sé stesso ma più sottile. Dipenderà anche dalla volontà di Apple di differenziare o meno l’offerta anche per brand (Air e Pro) oltre che per potenza.

C’è un grosso punto di domanda per tutto il resto. Apple potrebbe presentare Mac anche più potenti ma la disponibilità ufficiale dei processori quad-core e desktop è prevista per gennaio al più presto, almeno a quanto dice Intel. Resta aperta la strada opposta: puntare sui processori Kaby Lake a basso consumo per lanciare nuovi portatili ancora più estremi del MacBook. Un’ipotesi anch’essa estrema.

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