Come si lavora con la Sanità

InterSystems fa il grosso portando integrazione alle aziende sanitarie nazionali, parlando con i Cio e con la direzione generale

Anche nel mercato nazionale della Sanità c’è bisogno di
integrazione. Lo afferma Jean Pierre Giannetti, country
manager di InterSystems. La società (presente nel nostro Paese
dal 2002) fa l’80% del business con la Sanità, settore che ha come
prima necessità l’integrazione delle strutture informative, mentre
il restante 20% è fatto da implementazioni nella Pubblica amministrazione,
altrettanto coinvolta con le tematiche integrative. A enti e aziende sanitarie
Intersystems propone due offerte. Caché, database post relazionale
che l’ha fatta conoscere ed Ensemble, l’evoluzione naturale di Caché,
una piattaforma con architettura standard che punta a velocizzare l’integrazione
di sistemi esistenti e lo sviluppo di applicazioni composite, ed è
indirizzata, appunto, all’integrazione dei dati, ma anche alla gestione
dei processi e al potenziamento delle applicazioni esistenti.

Un’epoca caotica
Secondo Giannetti la situazione attuale «è frutto di
un’epoca caotica, che ha portato all’esistenza di troppe applicazioni
fra loro diverse. Sono poche le Asl o aziende sanitarie che hanno messo
il paziente al centro del loro operato It. Senza contare le complessità
della componente organizzativa»
. Ma cosa comporta fare integrazione
in un ambito così complesso e delicato, come quello del comparto
sanitario? Spiega Giannetti: «Tempi di progetto e realizzazione
che vanno da 3 a 12 mesi, per comprendere cosa integrare, capire con l’It
interna quanto è importante, parlare con la direzione generale,
realizzare il piano della soluzione e valutare l’investimento»
.
Il Roi, quindi, è un concetto preminente anche per i manager della
Sanità e del Pubblico in genere, quindi. A prescindere dalla tipologia
di struttura.

«Ci sono due tipi di aziende – precisa Giannetti
: quelle con l’Edp interno, che sono sensibili all’introduzione delle
nuove tecnologie, e quelle che intendono dare l’It in outsourcing»
.
E per chi lavora con la Sanità, la terziarizzazione è un’opportunità
o un rischio? Entrambe le cose, stando a quanto dice il country manager,
dato che InterSystems ha colto la prima servendo un cliente che gestisce
più sistemi informativi ospedalieri (fra cui quello della Valle
d’Aosta, di Novara e il San Martino di Genova). A questo punto corre l’obbligo
di conoscere di che qualità è il Cio tipo della Sanità.
«Ce ne sono di tutti i tipi. Noi parliamo semplicemente di tecnologia
applicata alla gestione»
. Sta a loro, insomma, cogliere il
valore e declinarlo sulle proprie realtà.

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