Come nasce una nuova sede

La consulenza è decisiva per espletare gli aspetti burocratici necessari e occorrono almeno da quattromila a seimila euro a seconda dei casi

Dicembre 2005, Che il mercato italiano risulti appetibile lo dimostrano
le non poche aziende straniere che intendono aprire una sede nel Bel Paese (nel
settore servizi di It e Tlc, la Camera di commercio di Milano registra, al primo
gennaio 2004, 323 sedi di imprese a partecipazione straniera nella sola provincia
di Milano). Ma quali sono i passi da compiere per aprire una nuova filiale?
Abbiamo cercato di capirlo con il supporto di Alberto Parma,
commercialista e revisore contabile dello Studio Parma di Monza. Ricordiamo,
inoltre, che Formaper, azienda della Camera di Commercio di Milano offre un
servizio gratuito di informazione sulle procedure burocratiche e amministrative
così come sui possibili finanziamenti a livello regionale e nazionale.

Quali sono i passi iniziali che occorre fare per la costituzione
di un’azienda?

Innanzitutto bisogna stabilire la forma giuridica più idonea (Srl, Spa
ecc). Tale scelta in certi casi è d’obbligo per motivi di legge,
in altri casi si dovranno valutare il numero dei soci, il tipo di attività
che si andrà a svolgere, il volume d’affari ecc. Poi, sempre in
relazione al tipo di attività, si dovranno tenere conto delle eventuali
licenze, autorizzazioni, così come degli adempimenti Inps, Inail, in
relazione all’eventuale impiego di lavoratori dipendenti. Un aspetto da
non dimenticare è quello relativo al rispetto e all’adozione delle
norme sulla sicurezza sul lavoro e privacy. E arriviamo così alla predisposizione
dello statuto.

E cioè?
Per predisporre una bozza dello statuto e le norme di funzionamento della società,
occorre in sintesi stabilire: la denominazione, la sede della società
e la durata; l’oggetto dell’attività svolta; il capitale
sociale (che parte da un minimo di 10mila euro per le Srl, e un minimo di 120mila
euro per le Spa); il numero dei soci e le azioni o quote di partecipazione;
l’assemblea; l’amministrazione e suoi poteri. Occorre, poi, indicare
il collegio sindacale, che è obbligatorio per una Spa e lo è altrettanto
per le Srl quando il capitale sociale non è inferiore a 120mila euro.

È evidente che la consulenza del commercialista risulta fondamentale.
Ma poi bisogna rivolgersi al notaio… Quanto costa tutto questo?

Il costo cambia se il commercialista si limita a una mera consulenza circa lo
statuto, o se deve predisporre lo statuto stesso. Ricordiamo che, oltre a quanto
già spiegato attraverso lo statuto, occorre indicare ciò che riguarda
il bilancio, così come le norme di chiusura, le controversie tra soci,
la liquidazione della società.
Anche il costo notarile varia in funzione del capitale sociale iniziale e aumenta
con il crescere del capitale stesso.
Quanto ai costi di start up sono difficilmente preventivabili. Un conto è
costituire una piccola società di capitali, un altro è aprire
la filiale di una multinazionale, con fatturati miliardari.

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