Come la pirateria affossa il settore IT

Per uno studio Bsa-Idc, riducendo la contraffazione si possono creare nuovi posti di lavoro e opportunità di crescita per l’economia

L’industria del software, nonostante le sue origini abbastanza recenti, ha una storia costellata da molti successi. Negli ultimi anni il software pacchettizzato per personal computer è cresciuto in qualità e quantità, di pari passo con la familiarità e la fiducia dei consumatori verso le tecnologie informatiche. La crescente domanda di prodotti sempre più sofisticati, ha fatto sì che il mercato del software crescesse con indici superiori a qualsiasi altro settore, consentendo la nascita e lo sviluppo di nuove professionalità e nuovi posti di lavoro. Come qualunque altro ambito industriale, anche l’industria del software ha, però, le sue turbative. Una delle più significative è rappresentata dalla pirateria, fenomeno antico quanto la nascita dei primi software commerciali, e da sempre difficile da individuare e sradicare.

Lotta alla pirateria: i benefici
Uno degli organismi più attivi nella lotta alla pirateria informatica è, dal 1988, Bsa, Business software alliance, un’organizzazione internazionale che ha presentato di recente i dati del “2006 Global Software Piracy Study” realizzato da Idc, un’indagine tesa a evidenziare i benefici economici che potrebbero derivare dalla riduzione della contraffazione del software.
Lo studio Bsa-Idc, analizza i vantaggi economici derivanti dalla riduzione della pirateria software pc in 42 paesi, Italia inclusa. Il fondamento della ricerca è costituito dal Piracy Impact Model sviluppato da Idc, che raccoglie dati estratti da ricerche di mercato condotte in tutto il mondo sulle spese IT e la pirateria, unitamente a informazioni riguardanti i livelli d’impiego e gettito fiscale associati all’IT. Secondo Idc, una riduzione della pirateria di 10 punti percentuali in quattro anni farebbe sì che, a livello mondiale, venissero creati quasi 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro, 400 miliardi di crescita economica e 67 miliardi di dollari di nuovo gettito fiscale.

I danni economici in Italia
Anche nel nostro paese una riduzione del 10 per cento in quattro anni della pirateria (che nel 2006, anno a cui si riferisce lo studio, si è attestata al 51 per cento), avrebbe un forte effetto moltiplicatore, generando oltre 6.000 nuovi posti di lavoro, più di 760 milioni di euro di nuove entrate per il fisco e oltre 2 miliardi di euro di maggior volume d’affari per il settore IT.
«Lo studio Idc rivela che nel 2006 la pirateria del software ha provocato in Italia danni economici stimabili in oltre 1 miliardo di euro», ha dichiarato Luca Marinelli, presidente Bsa Italia. «Lo sviluppo economico dell’industria del software, quindi, continua a essere rallentato e minacciato dalla presenza agguerrita di un mercato parallelo dedito alla duplicazione illegale. Il dilagare di copie illecite a livello mondiale raggiunge una penetrazione preoccupante, e l’Italia continua a essere uno dei paesi più colpiti da questo fenomeno, visto che il tasso medio di contraffazione, in Europa occidentale, è attualmente pari al 34 per cento».

Lo studio ha posto in risalto come il settore IT già oggi offra un rilevante contributo all’economia italiana in termini di posti di lavoro, generazione di Pil e gettito fiscale. Per il 2011, le previsioni indicano dimensioni pari a oltre 240.000 posti di lavoro e quasi 28 miliardi di euro di fatturato per il settore IT (oltre il 6 per cento in termini di contributo al Pil), oltre a circa 21,7 miliardi di euro di conseguenti entrate fiscali (dati al lordo di un tasso di pirateria informatica costante).

«Quando un paese si impegna a ridurre la pirateria software che, ricordiamolo, è un reato, ne derivano vantaggi sostanziali per tutti, con maggiori e migliori opportunità di lavoro, un ambiente commerciale più sicuro e un accresciuto contributo economico da parte di un settore già solido», ha ricordato Marinelli. Dai dati Idc, infatti, risulta che per ogni dollaro speso in pacchetti software legittimi, vengono investiti ulteriori 1,25 dollari in servizi collegati quali installazione, formazione e manutenzione. Compito di Bsa è proprio quello di fare opera di sensibilizzazione sui rischi e le conseguenze legali derivanti dall’uso di software per pc senza licenza, a tutti i livelli.

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