Come garantire il successo di virtualizzazione e cloud

“Necessario fare di più per educare le persone sui benefici del cloud e della virtualizzazione”. Il consiglio è di John Churchhouse, Direttore SMB EMEA di VMware, il quale afferma che è necessario un cambiamento culturale per promuovere il corretto utilizzo di queste due tecnologie nelle PMI.


Come ogni mito, la confusione che circonda virtualizzazione e cloud computing è spesso dovuta a una mancanza di comprensione”. Così si esprime John Churchhouse, Direttore SBM EMA di VMware, secondo cui presso le piccole e medie imprese di tutta Europa “è necessario fare di più per educare le persone sui benefici del cloud e virtualizzazione”.


Churchhouse ritiene che per affrontare in modo adeguato la virtualizzazione e il cloud computing sia necessario un cambiamento nel modo di pensare. “Un cambiamento culturale piuttosto che tecnico: quando si virtualizza un’infrastruttura si modifica il modo in cui viene implementata, ma troppo spesso il nostro modo di pensare a questa implementazione rimane lo stesso. Un mio collega ama usare molte analogie con il mondo delle auto quando parla di virtualizzazione, e spero mi perdonerà se ne rubo una: non si può guidare una vettura sportiva allo stesso modo di una familiare, sarebbe uno spreco di denaro e non sarebbe sfruttata neanche la metà del potenziale della vettura sportiva”.


Churchhouse sostiene che lo stesso accade con la virtualizzazione: “Se si tratta un’infrastruttura virtualizzata nello stesso modo in cui si utilizza l’infrastruttura fisica, vanno persi i benefici che la virtualizzazione porta con sé”.


In particolare, sono due gli aspetti che richiederebbero un adeguamento per sfruttare appieno i vantaggi: processi e persone. “Quando ci si sposta da un’infrastruttura IT fisica a una virtuale – afferma Churchhouse – occorre adottare un approccio dinamico e condiviso. Così, chiaramente, vi è la necessità di evolvere le procedure operative e i processi e sviluppare nuove competenze. Da un lato abbiamo bisogno di monitorare, gestire e pianificare come il nostro IT si evolverà, dall’altro abbiamo bisogno di garantire una migrazione di successo e mitigare i rischi connessi a questo tipo di percorso”.


Prima di decidere di implementare un’infrastruttura virtualizzata – prosegue Churchhouse , è necessario cambiare il modo di pensare. Se si riesce a farlo e si capiscono i benefici enormi e le potenzialità che la virtualizzazione porta, allora le PMI saranno già a metà strada per rendere l’implementazione un successo”.


Churchhouse evidenzia come “centinaia di migliaia di organizzazioni hanno già adottato la virtualizzazione e sperimentato i suoi benefici. Nel corso degli anni, attraverso il lavoro con queste aziende, abbiamo sviluppato buone pratiche che sono stati provate e testate. Il nostro approccio è quindi di utilizzare le best practice, standardizzandole in offerte di servizi che possono essere forniti da noi e dai nostri partner certificati. Tornando alla metafora automobilistica, adottando un approccio fatto di best practice la strada verso la virtualizzazione diventa più facilmente percorribile, la corsia di sorpasso ci apparirà libera e arriveremo facilmente a ottenere un ritorno sull’investimento”.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome