Colt gestisce la telefonia Ip aziendale

Servizi voce su Ip in outsourcing per il nostro Paese, con il supporto di Avaya.

Colt Telecom fa da apripista del mercato dei servizi voce in outsourcing lanciando, a livello europeo, l’offerta Ip Voice, che consente alle aziende di usufruire di tutti i servizi avanzati di Ip telephony senza acquistare gli apparati. La proposta nasce da un accordo con Avaya, vendor specializzato in questo ambito che mette a disposizione l’intera gamma di terminali, dal soft phone, da utilizzare su pc, al telefono manageriale (con cui si può anche navigare su Internet). Quanto al centralino Ip, questo può essere fisicamente ubicato sia nel data center di Colt sia in casa.


All’azienda cliente viene chiesto un canone mensile di 24,5 euro per postazione, con chiamate illimitate verso le 13 nazioni in cui è presente Colt (escluso i cellulari), cui si somma l’affitto del telefono, che ha un prezzo medio di 20 euro al mese variabile a seconda del modello. Le chiamate verso altre destinazioni sono tariffate ai prezzi applicati da Colt ai propri clienti voce.


Questa tipologia di servizio, nota come hosted Ip telephony, rappresenta oggi in Europa un mercato di dimensioni trascurabili, ma promettere di crescere a tassi interessanti: la stima di Ovum è di un incremento medio del 55% fino al 2009, a fronte del 36% del più tradizionale servizio telefonico Ip, basato su Pbx acquistati e installati in casa.

Quest’ultima modalità, tuttavia, continuerà a restare la soluzione preferita dal mercato.


Già lo scorso anno Colt aveva lanciato un servizio analogo, in collaborazione con Siemens, che non ha però ottenuto riscontro sul mercato. Secondo il carrier europeo, questa offerta si differenzia dalla precedente, che era basata su centrali di rete condivise (Ip Centrex), perché è più adatta per le Pmi, con un minimo di 20 postazioni, e offre un maggior numero di applicazioni. L’Ip Centrex, che rimane a portafoglio, sarebbe invece una soluzione riservata alle grandi realtà.


Vincenzo D’Ambrosio, direttore marketing di Colt, ha messo in luce i vantaggi della proposta: nessun investimento iniziale, delega completa della gestione all’operatore, riduzione del Tco e un’ampia gamma di funzionalità e applicazioni, tipiche dell’Ip telephony, che l’azienda può scegliere a seconda delle proprie esigenze.


«Ovunque all’interno della rete aziendale – ha spiegato – posso fare il login e telefonare come se fossi alla mia scrivania, risparmiando sui costi della telefonia cellulare. Inoltre, è possibile avere in un piccolo ufficio periferico gli stessi servizi della sede centrale: basta una linea Dsl».


In particolare, è prevista l’evoluzione futura verso soluzioni quali la registrazione delle conversazioni, molto richiesta dal mercato finance, la messaggistica unificata, la mobilità, l’instant messaging e la presence, la videocomunicazione e la convergenza fisso mobile.


L’amministratore delegato di Avaya, Sergio Villa, ha voluto sottolineare che «l’offerta messa a disposizione di Colt è quella standard, che garantisce affidabilità, sicurezza e un aggiornamento costante delle release».


L’azienda americana è invece intervenuta sulla parte host, ovvero sul centralino installato nel data center di Colt, realizzando una ingegnerizzazione su blade server Ibm, che occupano poco e spazio e consentono la riduzione di costi e la scalabilità.

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