Cisco rafforza il suo QoS

Cisco Systems ha potenziato la propria offerta di software per la gestione delle politiche di QoS (quality of service) aggiungendo un protocollo standard che consente all’amministratore di controllare attraverso la Lan aziendale server che utilizzano s …

Cisco Systems ha potenziato la propria offerta di software per la
gestione delle politiche di QoS (quality of service) aggiungendo un
protocollo standard che consente all’amministratore di controllare
attraverso la Lan aziendale server che utilizzano soluzioni
multivendor per la gestione di una policy di rete. Il nuovo prodotto
si chiama Cops QoS Policy Management (Qpm-Cops) ed è stato progettato
per offrire ai clienti Cisco una estesa funzionalità di quality of service

applicabile al traffico dati, voce e video. Il sistema è inoltre
dotato di una interfaccia aperta verso la directory in rete per
consentire il facile allineamento dei vari livelli di priorità con i
dati-utente memorizzate nella directory stessa.
Qpm-Cops dispone di una serie di maschere preimpostate con le quali è
possibile definire e gestire una gamma di servizi differenziati
sull’intera topologia della rete aziendale. L’amministratore può
definire livelli di servizio come "traffico real-time" o "traffico
mission critical" e implementare questi livelli in relazione al tipo
di utente o di applicazione. Grazie all’interfaccia verso la
directory Qpm-Cops riesce a condividere le informazioni di policy con
altre applicazioni. Inoltre, il software può rendere pubbliche le
stesse informazioni su scala enterprise in base alle specifiche
"Directory Enabled Network" attualmente in fase di sviluppo presso
l’Ietf e la Distributed Management Task Force. L’estensione fa parte
del Cisco QoS Policy Manager 1.1 attualmente in distribuzione.

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