Cisco porta i suoi switch verso i 40 e i 100 GbE

A Cisco Live! la società presenta i rinnovi di gamma per le serie Nexus e Catalyst, oltre che i nuovi access point Aironet 3600.

È un importante rinnovo della gamma dei suoi switch quello annunciate nei gironi da Cisco, in occasione dell’annuale appuntamento europeo con Cisco Live.

Partendo dalla considerazione che entro i prossimi due anni oltre il 50% dei carichi computazionali nei data center saranno cloud based e che nel giro di un trienno il traffico nella nuvola crescerà di oltre dodici volte rispetto al livello attuale, la società ha deciso di inserire nel suo portfolio di switch anche soluzioni a 40 e 100 Gigabit Ethernet, in grado di rispondere alle crescenti esigenze di campus, data center e service provider, per supportare cloud, video, e mobility.

Concretamente, i nuovi annunci interessano sia la famiglia Nexus sia la famiglia Catalyst: per entrambe gli aggiornamenti includono sia l’integrazione di nuove funzionalità sia il rilascio di nuovi moduli.

In particolare, per quanto riguarda la famiglia Nexus 7000, indirizzata ad ambienti data center, sono state integrate capacità a 40/100Gigabit Ethernet attraverso i due moduli 100 GbE e 40 GbE, che possono essere integrati in applicazioni “data intensive”, quali cloud, “big data,” video, soluzioni virtual desktop e virtualizzazione.
Il primo aggiunge fino a 32 porte ad alta densità non bloccanti, mentre il secondo ne aggiunge 96.
Sempre nell’ambito della famiglia Nexus, si introduce lo Switch 3064-X, parte della serie 3000, che grazie alle caratteritische di prestazioni, densità e bassa latenza si indirizza in modo specifico al mondo finanziario.
Nella serie Nexux 1000V, infine, si introduce il supporto per le VXLAN (Virtual Extensible LAN): questo significa poter incrementare il numero di segmenti di Lan che possono essere creati su reti cloud.

Oggetto di rinnovo è anche la famiglia Catalyst per ambienti campus.
In particolare, con il modulo di interfaccia Ethernet a 40 Gigabit per la serie Catalyst 6500, Cisco intende offrire protezione degli investimenti a tutte quelle realtà che dovranno prepararsi al passaggio alla connettività 40 GE e vogliono farlo senza traumi.
Così, ogni slot del modulo può essere convertito in quattro porte da 10 GE con un adattatore FourX: così si continuerà a lavorare sui 10 GE per i bisogni correnti, per passare, quando sarà necessario ai 40 GE senza problemi.

Gli annunci di Cisco, va detto, non si sono però limitati agli switch più veloci.
La società ha annunciat anche soluzioni che semplificano la virtualizzazione, il monitoraggio e la gestione di rete.
Così Easy Virtual Network semplifica la virtualizzazione sulle piattaforme Catalyst 6500, 4500 e sulla serie ASR1000, mentre gli aggiornamenti introdotti nel sistema operativo NX (NX-OS) consentono abilitano attività di programmazione e automazione nei flussi del data center. Tra le nuove funzionalità introdotte, PowerOn Auto-Provisioning e scritpting Python per personalizzare il comportamento delle reti in base agli eventi.

SmartOperations è invece un set di strumenti che automatizza il deployment, con migliorate capacità di monitoraggio e troubleshooting semplificato.
Infine Data Center Network Manager semplifica la gestione dell’Unified Fabric e integra funzionalità avanzate di diagnostica, riducendo il Tco complessivo.

Ulteriori novità, sempre nel corso di Cisco Live, sono state introdotte sul fronte delle infrastrutture wireless.
La società ha dunque presentato i nuovi access point della serie Aironet 3600.
Si tratta di dispositivi 802.11n con quattro antenne (4×4:3) che consentono connessioni da qualunque dispositivo, anche con segnali wireless deboli.
Con performance superiori del 30% rispetto agli altri apparati attualmente in circolazione, gli access point Aironet 3600 si indirizzano ad ambienti cloud e ad applicazioni di virtual desktop o videochiamate.
Includono il nuovo Client Link 2.0, in grado di migliorare le performance di tutti i device mobili in tecnologia 802.11 a/g/n, attraverso uno, due o tre flussi spaziali, e la tecnologia Cisco CleanAir per proteggere prestazioni, affidabilità e spettro.

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