Cisco e Ibm ancora più uniti dentro i data center

Le due aziende hanno intensificato la partnership che li lega da due anni per fornire soluzioni ancor più semplici da installare e gestire. Nell’ottica di Big Blue, questo dovrebbe stimolare l’adozione dei server blade.

30 aprile 2004

Da due anni, Ibm e Cisco operano in
partenership per poter proporre un’offerta completa e integrata in termini di
servizi, software di gestione, server, switch e dispositivi di rete. Tuttavia,
le due società hanno ora deciso di rendere più intensa la loro
collaborazione
al fine di migliorare ulteriormente l’integrazione di
hardware e software per fornire soluzioni più semplici e veloci da
installare
.


Una prima prova pratica degli intenti delle due aziende
si avrà già a breve, quando verso la metà del prossimo mese Cisco metterà in
commercio uno switch (il Systems Intelligent Gigabit Ethernet
Switch Module) che rappresenta il complemento ideale del rack server
BladeCenter di Ibm
. Grazie all’adozione del nuovo dispositivo,
evidenzia Big Blue, il BladeCenter si trasformerà in un vero e proprio
centro di elaborazione multifunzionale, in grado di ospitare
server, prodotti per lo storage e apparecchiature di rete. Il nuovo switch potrà
essere inserito nel rack e verrà amministrato tramite il medesimo software di
gestione impiegato nel blade server. Questo, nell’idea di Ibm, dovrebbe
far cadere uno dei più rilevanti ostacoli che attualmente limitano
l’adozione dei server “a lama”

.


Cisco sta inoltre ottimizzando la piattaforma Business Ready Data Center, un
insieme di tecnologie pensate proprio per i prodotti Ibm, che, nella nuova
forma, dovrebbe vedere la luce entro il prossimo giugno.


Dal canto suo, Ibm è alle prese con la messa a punto di Tivoli
Provisioning Manager, Enterprise Workload manager e altri prodotti al fine di
renderli il più possibili aderenti alle specifiche richieste dai dispositivi
Cisco.


 

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