Cio, il decalogo 2007 secondo Gartner

Cosa fare, cosa continuare, cosa smettere e cosa imparare. Quattro punti per dieci consigli e altrettanti spunti di riflessione.

Alla fine della scorsa settimana, Gartner ha presentato un’anteprima del
suo Cio New Year Resolutions, con il quale la società di analisi presenta le
proprie considerazioni sui punti nodali che i Cio non potranno non prendere
in considerazione nel corso del prossimo anno,

Tra le priorità identificate dalla società di analisi vi è
soprattutto un serio esame del cosiddetto ricambio
generazionale

. Gradualmente alcune figure storiche
dei dipartimenti It stanno uscendo dalla scena lavorativa, portando con sè un
importante bagaglio di conoscenze ed esperienze, nonché una leadership
oggi non facilmente sostituibile.
Per questo motivo, proprio in vista
di un inevitabile ricambio generazionale, è importante iniziare a identificare
all’interno del proprio staff le figure più idonee per una crescita
professionale, alle quali affidare gradualmente nuovi incarichi di
responsabilità.
In questo processo di scelta, è importante tener presente
che creatività e capacità di stimolare il cambiamento devono essere tra le
caratteristiche principali di queste nuove figure.


La seconda priorità, sempre
secondo Gartner, è quella di puntare alla performance dell’ambiente
It
, in un’ottica di continuo miglioramento, mentre il terzo punto da
non dimenticare – soprattutto in questa dimensione di ricambio generazionale, è
che l’innovazione va sostenuta
, incentivando in modo adeguato e riconoscibile gli innovatori.

Se questi primi
punti lanciano uno sguardo di medio periodo, più importanti sono alcune azioni
che i Cio dovrebbero aver già intrapreso in questi mesi e dovrebbero pertanto
potenziare nel corso del prossimo anno.
In primo luogo aumentare la
strategicità delle risorse umane
, superando alcune barriere che negli anni
precedenti avevano finito per rappresentare dei veri e propri ostacoli allo
sviluppo.


Fondamentale, poi, è l’esperienza in prima
linea

.
Non è sbagliato – sostiene
Gartner – che il team che ha la responsabilità dell’It aziendale trascorra almeno una settimana all’anno in mansioni di cosiddetta frontline, così da poter sperimentare e di conseguenza meglio comprendere le reali esigenze e i reali problemi con i quali quotidianamente i loro colleghi hanno a che fare.
Infine, è importante che gli investimenti in tecnologia
abiiamo in riconoscimento e una visibilità
attraverso l’intera struttura
aziendale.

E se con i primi sei punti Gartner di
fatto esprime consigli su ciò che è meglio fare, non si dimentica anche delle
cose che i Cio farebbero bene a dimenticare nel corso del prossimo
anno.


In primo luogo è il momento di non
considerare più valida l’equazione che parametra il risparmio
sull’efficienza dei costi

: se in qualche misura è stata valida in passato, ora porta con sé forte il rischio del disinvestimento infrastrutturale, pericolosissimo per qualsiasi organizzazione.
E’ anche
giunto il momento di smettere di trattare l’It governance
alla stregua di una procedura, lavorando invece in termini più strategici.
Infine, elemento anch’esso fondamentale, è il momento di
intraprendere una strada più pragmatica e decisionista

: una volta
fatta una scelta, perseguirla. Continuare a discutere all’infinito sulle minuzie
è uno spreco di tempo e distoglie energie da progetti di ben più ampio respiro.



L’ultimo punto, di quello che a tutti gli effetti è
il decalogo di Gartner, riguarda ciò che i Cio dovrebbero preoccuparsi di
imparare.
E qui si parla di
tecnologie. Quattro i punti cruciali: la stampa 3D, i linguaggi
di programmazione di alto livello, le comunità virtualil, i tool di analisi.

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